Come legittimare professionisti incapaci e poi subirne le conseguenze
Quello delle lauree false o comperate è un problema che al momento della sua scoperta può suscitare sorrisetti ironici e frasi del tipo “Lo dicevo io!”, ma se si valutano le conseguenze che ne derivano c’è molto poco da ridere. Consideriamo la corruzione che sta alla base di questo odioso fenomeno: funzionari dello stato quali sono i docenti e altro personale della scuola sono disposti, e ne son piene le cronache, a rilasciare, lautamente remunerati, falsi attestati comprovanti cicli di studi abilitanti a professioni che richiedono invece conoscenze approfondite della branca in cui si troveranno ad operare. Pensate a quanti falsi dentisti, chirurghi, avvocati, ingegneri si scoprono quasi giornalmente. Ebbene costoro hanno in consegna la salute delle persone malate o il futuro civile di un imputato. Accadono clamorosi errori quali decessi a volte inspiegabili o errori giudiziari che rovinano la vita delle persone. Ci stupiamo del crollo di un ponte o di un edificio mal costruito. E spesso poi esistono anche responsabilità criminose infiltrate, ma d’altronde è normale: chi corrompe per un titolo di studio è a sua volta corruttibile.
Una cosa mi ha lasciato perplesso: ho conosciuto personalmente gente che oggi pone davanti al proprio nome e cognome quel Dr. tanto agognato che non era riuscito a guadagnarsi in una università del nord, ma che poi ha raggiunto facilmente in meridione. Che al sud sia più agevole un corso di laurea o che i docenti siano di manica più larga? Badate che ci sono riscontri a quel che scrivo, ma è altrettanto chiaro che non si può fare di tutta l’erba un fascio e al sud ci sono tantissimi università serie.
Eclatante quindi, ma non troppo, la laurea conseguita a Tirana dall’ormai famoso pesciolino Trota, che invece di nuotare allegramente alle sorgenti del Po sguazzava, pagato a fio di soldoni, nelle poco chiare acque del Pirellone, ultimamente intorpidite da fatti al vaglio della Magistratura. Pensate che grande amministratore avevamo in Lombardia!
Siete poi certi che quando qualcuno vi guarda in bocca e vi pone le mani sia davvero preparato a farlo? Che quando un sanitario vi dice “dica trentatre” sia poi davvero in grado di auscultarlo? Che dire inoltre di quel medico che accerta la morte di qualcuno che ancora non ha incontrato il buon vecchio Caronte? Che dire ancora di quel geometra che non sa come ricavare il prezzo di un metro lineare di un marmo dal costo al metro quadro e che non sa cosa sia la “superficie calpestabile” di un appartamento? Si sente puzza di bruciato.
Come si sente moralmente un tizio che ha sudato davvero le mitiche sette camicie per conseguire una laurea? Che ha tremato ad ogni esame preparandosi con cura maniacale? E che poi, alla ricerca di un posto di lavoro, si vede sopravanzato da un emerito imbecille che la laurea l’ha avuta in regalo per il compleanno dal danaroso papa? Anche questa è l’Italia da cambiare! Un popolo senza morale finisce come il nostro poiché non ha più né la forza né le idee per proseguire un cammino sulla strada, spesso difficile, del progresso economico, sociale e culturale.
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Sono presenti 4 commenti
E' lo scandalo degli scandali e andrebbero arrestati tutti i docenti e il rettore che hanno messo le firme sull'iniquo documento, per scoraggiare altri, tentati dai facili e disonesti guadagni.
Perchè non chiediamo ai nostri parlamentari, tutti dottori o sedicenti tali di rendere pubblica sui quotidiani la loro "laurea"? Ne salterebbero fuori delle belle!
L'articolo pone un problema grave e di attualità, ma mettere continuamente il dito in piaghe antiche e nuove esaspera troppo gli animi, e, lo si deduce da commenti non sempre corretti, tutti pronti a scagliarsi contro i politici quando magari tra i loro parenti e amici c'è chi ha scelto la via più facile per avere quel pezzo di carta senza valore. Scusate lo sfogo, ma fare un commento a un articolo non deve equivalere a sfogare la propria rabbia sobillati da personaggi pubblici che convincono più delle persone per bene che ci sono!!!
I !pezzi di carta senza valore" come li chiama il commentatore qui sopra autorizzano a professioni che richiedono scienza e coscienza.
In chiaro tutte le lauree. Siamo stufi di imbecilli "addottorati"
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