martedì, giugno 19, 2012
Casapound sporge querela? Bisogna archiviare, perché “nel nostro ordinamento le posizioni politiche legate al fascismo e al nazismo non meritano alcuna tutela”. 

E-ilmensile - A scriverlo è il sostituto procuratore di Aosta, Luca Ceccanti, nel chiedere al gip di mettere nel cassetto una denuncia sporta dai ‘fascisti del terzo millennio’. Tutto ebbe inizio quando, nel gennaio scorso, Paolo Momigliano Levi, ex direttore dell’Istituto Storico della Resistenza e attuale consigliere comunale ad Aosta eletto nella lista Sinistra per la città, fece un discorso nel quale evidenziava con preoccupazione la presenza in città di “organizzazioni che si rifanno al fascismo”. Casapound Aosta era nata da pochi giorni e il consiglio comunale espresse quasi subito “preoccupazione per il radicamento di organizzazioni sostenute dalla destra extraparlamentare che possono turbare la civile convivenza”. Da qui, la querela contro Momigliano Levi.

Adesso, però, il pm ha chiesto l’archiviazione e gli occupanti di via Napoleone III si vedono costretti all’ennesima sconfitta giuridica. Secondo il legale di Casapound, Pier Luigi Vatta, la posizione espressa dal pm aostano è “un’articolata scomunica dell’associazione Casapound Italia” che ricorda “la medesima dottrina che durante gli Anni di piombo venne esemplarmente sintetizzata nell’agghiacciante motto ‘uccidere un fascista non è reato’”. L’avvocato ha anche sostenuto che “i membri dell’associazione non si allenano alla guerriglia urbana, a differenza dei loro dirimpettai ideologici, vicini al pensiero dell’indagato”.

Per il pm, invece, quanto espresso dal consigliere comunale di Sinistra per la città è una “manifestazione del tutto legittima di critica politica”, Momigliano Levi “ha espresso, peraltro in termini assolutamente civili e contenuti, il proprio radicale dissenso con le posizioni politiche di cui è espressione l’associazione Casapound”. Adesso la questione è nelle mani del gip, che dovrà decidere se archiviare o meno il procedimento.


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