L’Arcivescovo di Milano ha rivoluzionato gli assetti interni della Curia privilegiando competenze, meriti e capacità per dare un volto nuovo alla Curia stessa, più moderno e più snello. Valorizzati molti preti giovani e un laico. Dopo le nomine, Scola si è chiuso in conclave per tre giorni con tutti i collaboratori.
di Alberto Giannino
Le nomine curiali della Diocesi di Milano annunciate il 5 aprile scorso dall’Arcivescovo Angelo Scola, dopo una consultazione che ha riguardato oltre 200 preti , tutti i Vicari episcopali e i vescovi ausiliari, sono diventate operative in base al canone 469 del Diritto Canonico che riguarda i Collaboratori del Vescovo. Il Vicario Generale è mons. Mario Delpini, già Rettore dei Seminari, teologo e esperto di patrologia. Il Moderator Curiae è il giovanissimo don Bruno Molinari, 45 anni, ottimo ed efficiente organizzatore, regista del VII Congresso Mondiale delle famiglie, che è stato premiato proprio per il suo sforzo encomiabile durante l’evento mondiale con Papa Benedetto XVI. Mons. Gianni Zappa, che da oltre 10 anni era in Curia, va in Via sant’Antonio a dirigere l’Azione Cattolica della diocesi, in particolare quella della città di Milano che è fortemente in crisi da anni; lascia l’editoria, la delega per il personale laico e, naturalmente, la guida della Curia.
Anche il Vescovo ausiliare Erminio De Scalzi lascia la zona pastorale 1 (quella della città di Milano) dopo 18 anni, per restare Abate di Sant’Ambrogio (carica comunque di tutto rispetto e di assoluto prestigio) e responsabile degli eventi speciali della diocesi. Il professore Claudio Stercal, da anni economo della diocesi, cede il posto ad un laico, il dottor Ugo Pavanello, accolito e futuro diacono permanente. Pavanello, 55 anni, è laureato in economia, sposato, tre figli, e si occuperà anche, nella sua nuova veste di “manager”, del personale della Curia.
Il Vicario episcopale per scuola, università, pastorale giovanile, evangelizzazione e sacramenti sarà il biblista don Pierantonio Tremolada, dottore in scienze bibliche, illustre relatore e autore di importanti libri. Don Luca Bressan, è il nuovo vicario episcopale per la cultura, la carità, la missione e l’azione sociale. Mentre Mons. Luigi Stucchi, vescovo ausiliare, è vicario episcopale per la formazione permanente del clero. Il nuovo Preside della Facoltà Teologica dell’Italia settentrionale è mons. Pierangelo Sequeri, noto teologo e scrittore. Il Responsabile della Famiglia Eros Monti va a dirigere a Gazzada l’Istituto di Studi religiosi di Villa Cagnola. Mons. Severino Pagani, da anni responsabile della pastorale giovanile, viene promosso parroco di Busto Arsizio. E don Ivano Valagussa lascia l’Azione Cattolica per fare il nuovo Prevosto di Gallarate.
Dalle nomine annunciate dall’Arcivescovo Scola nella cappella dell’Arcivescovado si evince un grosso cambiamento e una rivoluzione che avrà i suoi risultati nei prossimi anni. Scola punta su una squadra più giovanile, su una rotazione degli incarichi (il Sinodo ambrosiano prevede che dopo 9 anni i sacerdoti siano destinati ad altre mansioni), su una razionalizzazione e snellezza degli uffici di Curia che erano diventati ben 41 (una vera e propria holding) e sulle competenze dei vari dirigenti curiali. E’ evidente che l’arcivescovo guardi anche all’efficienza e all’organizzazione, ma i suoi obiettivi sono essenzialmente pastorali: a lui preme la nuova evangelizzazione in questa società postmoderna e plurale. Da oggi e per tre giorni a Triuggio l’arcivescovo si chiuderà in “conclave” con nuovi e vecchi vicari episcopali e con i responsabili degli uffici di Curia per discutere del futuro della diocesi ambrosiana.
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