La Corte dei Conti ha espresso apprezzamento per la spending review. Sul fronte europeo disco verde alle misure anche dal commissario Ue Rehn e dal presidente della Bce Draghi.
Radio Vaticana - Ma in attesa dell’esito dell’Eurogruppo, al via nel pomeriggio a Bruxelles, le borse e uropee sono altalenanti e si alza lo spread fra Btp e Bund, che ha sfondato i 480 punti. Il servizio di Debora Donnini: ascolta
I mercati attendono inquieti le risposte dell’Eurogruppo. Sul tavolo ci sono gli aiuti alle banche spagnole, lo scudo anti-spread, la Grecia e il futuro dell'Esm, il fondo salvastati permanente. Difficilmente oggi si arrivera' a soluzioni definitive, a parte gli aiuti per Cipro. E’ piu' probabile che sia l’Eurogruppo del 20 luglio a risultare più decisivo. La spendign review italiana, intanto, conquista anche l’ok del presidente della Bce. Draghi parla di riforme audaci che consentiranno di centrare gli obiettivi di bilancio. Ma lancia anche un messaggio chiaro all’Europa: non si può creare un’unione monetaria stabile senza andare verso una condivisione di sovranità in campo finanziario ed economico. E avverte: non è la Bce ad aver chiesto più poteri, come la sorveglianza sulle banche proposta dal Consiglio europeo, quindi ''o ci saranno delle precise condizioni''che permettano ''di non intaccare la reputazione della banca centrale'' o ''scordatevi - afferma - nuovi poteri. E' peggio fare qualcosa male che non fare nulla''. La Bce, sottolinea, non puo' obbligare le banche a usare i fondi presi dalla stessa Banca centrale per un settore specifico dell'economia.
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