Dopo 16 mesi mons. Vincenzo Di Mauro lascia improvvisamente la sede di Vigevano. Per alcuni i motivi sarebbero parolacce, l’apertura di un profilo Facebook e gli happy hour in curia; per altri i metodi pastorali, contestati da qualche prete (anche se finalizzati sempre a parlare ai giovani). Poi in Diocesi muore l’ex economo che porta con sé un milione di euro…
Il Papa ha accettato per motivi di salute le dimissioni del vescovo di Vigevano, mons. Vincenzo Di Mauro: così, in due righe, il Nunzio Apostolico in Italia mons. Adriano Bernardini ha liquidato il giallo di Vigevano. Monsignor Vincenzo Di Mauro, 61 anni, laureato in Lettere, master a Salerno in gestione aziendale, ex Segretario degli Affari economici della Santa Sede, una carriera nella diocesi di Milano a fianco dei cardinali Martini e Tettamanzi, afferma quindi di avere rassegnato le dimissioni per “ragioni di salute”. In diocesi sapevano che soffriva di una forma di diabete. Ma ciò che non torna è che per esempio il predecessore di Di Mauro, il vescovo Baggini, che aveva 75 anni, girasse per la diocesi con la bombola di ossigeno e stava in condizioni peggiori di Di Mauro. Ed è rimasto al suo posto fino all’età della pensione.
Allora che cosa è successo davvero a Vigevano, visto che Andrea Tornielli de la Stampa parla di “giallo” e Del Frate de Il Corriere della Sera parla di “misteri” in relazione alle dimissioni improvvise e repentine di Di Mauro? Tutti sanno, in questa piccola diocesi della Lombardia di 86 parrocchie, 113 preti e una popolazione di 182mila abitanti, che Mons. Di Mauro aveva aperto un profilo Facebook e che organizzava in curia happy hour per incontrare i giovani. Si sa inoltre che Di Mauro tifava per il Milan è che – a detta di alcuni giornali – era un presule originale e, qualche volta, non mancava di dire parolacce. Ma basta tutto questo per costringerlo a dimettersi? O c’è dell’altro? Beh, mons. Di Mauro, che è un uomo attivo e dinamico, chiedeva il massimo ai propri sacerdoti abituati alla vita tranquilla della provincia. E qualche sacerdote non avrebbe gradito. Non solo: l’ex economo della diocesi, don Elio Caspani, era stato accusato di aver fatto sparire un milione di euro. Ebbene, sia l’economo che il milione di euro sono spariti: l’economo è morto per un incidente domestico, così recita il verbale della polizia, mentre nessuna denuncia è stata fatta per il milione sottratto.
Dulcis in fundo: il Papa, in attesa della nomina del nuovo vescovo di Vigevano, nomina Amministratore Apostolico il cardinale Dionigi Tettamanzi, 78 anni. Un pezzo grosso della Chiesa italiana che viene richiamato in servizio con il compito di gestire una fase delicata della sede vacante. E soprattutto per rasserenare gli animi molto scossi e turbati dei vigevanesi.
Diciamo subito che, è vero, i metodi pastorali moderni e innovativi di mons. Di Mauro in una provincia sonnecchiosa e ipocrita non erano graditi a gran parte del clero vecchio e stanco. E lo dice uno che abita in provincia rimpiangendo la sua metropoli originaria! Un vescovo che parla ai giovani anziché parlare dei giovani è difficile trovarlo, ma Di Mauro sapeva farlo. E Di Mauro aveva capito che una Chiesa senza giovani non ha futuro. Ma come farlo capire a certi preti attestati su posizioni arcaiche, conservatrici e tradizionaliste?
Di solito il Papa rimuove un Vescovo per due motivi, quello sessuale o quello economico; difficilmente lo fa per motivi di salute. Anche qui bisogna essere chiari: Di Mauro sostiene che in pochi mesi avrebbe fatto 84 controlli, ma i suoi collaboratori nelle varie interviste rilasciate (vedi don Mastermerlo) cadono dalle nuvole e stentano a crederci. Sicuramente soffre per il diabete, ma 84 controlli in 8 mesi sono davvero tanti e la cosa strana è che nessuno se ne sia accorto in Curia. In ogni caso Di Mauro non ha aspettato che il Papa lo rimuovesse: ha dato le dimissioni, peraltro subito accettate. Non ha detto Messa per salutare la diocesi e benedire i suoi fedeli, ma ha comunicato che farà ritorno nella sua casa paterna a Cinisello Balsamo (MI). Dopo appena 16 mesi quindi monsignor Di Mauro ritorna da dove è partito, e porterà con sé il segreto che lo accompagna e che gli ha dato una forte “prova” da portare, come ha dichiarato il Nunzio in Italia.
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Sono presenti 18 commenti
Provincia sonnecchiosa ed ipocrita, clero arcaico e tradizionalista ... ma chi scrive ha mai parlato con uno di questi preti ?? Beh !! Non con me ...
Per prima cosa, il Rev.do chi scrive dovrebbe anche firmarsi altrimenti conferma l'ipocrisia scritta in questo articolo e, ci dica con onestà e trasparenza quel che pensa senza nascondersi dietro l'anonimato!
f.to Paolo Marchiori
Sono vigevanese e confermo. Vigevano è ipocrita.
Detto questo Di Mauromi aveva colpito per la sua bravura come arcivescovo. Era amato, credo. Una sola volta nella mia vita ho visto un applauso a scena aperta dopo un'omelia. Ed è stato per Di Mauro.
So che alcuni preti non lo amavano. Ma non andate a cercare tra i preti anziani. Bisogna sfrugliare tra i sacerdoti giovani, molto più "preconciliari" degli anziani.
Andrea
Caro Andrea,
sono di Monza e anch'io ho conosciuto don Vincenzo, è un grande prete e gli voglio bene propio perchè un Buon Pastore, vicino alla gente e con un cuore grande!
Che Dio e la Madonna accompagni e aiuti il Vescovo Vincenzo nella sua malattia.
Paolo Gaggioli
Personalmente credo alle parole di Don Vincenzo che ha scritto ufficialmente, cosi come gli ho sempre creduto fin dai tempi in cui in Azione Cattolica Ragazzi Don Vincenzo guidava con lucidità, entusiasmo e fantasia centinaia di giovani cattolici.
Alla luce di quanto scritto sui giornali in questo ultimi giorni nei suoi confronti, vedi Corriere della Sera del 25/07/2012, mi rammarico e mi indigno che esistano giornali disposti a travisare la verità.
Purtroppo i nostri giudizi su persone e fatti sono sempre più in mano al mondo dell'informazione capace di trasformare la verità in menzogna.
Vi invito almeno a una preghiera e al rispetto della sofferenza per chi è malato.
Grazie
Aldo
Io penso a una ritorsione del clero locale. Don Vincenzo voleva cambiare le cose e non glielo hanno perdonato. Qualcuno ha equivocato il suo rapporto con i giovani e lo screditato in Vaticano.
Non posso credere che sia una ritorsione del clero un tantino 'preconciliare' contro Mons. Vescovo per i suoi metodi pastorali; ma se così fosse...! Beh, poveri noi e povera Chiesa. Comunque a qualsivoglia motivazione... coraggio Don Vincenzo, siamo con te!
un abbraccio
Paolo Gaggioli
Il vescovo aveva cacciato dalla Curia l'economo (che aveva nascosto ben un milione di euro) Poi i sodali dell'economo hanno cacciato lui...
All'appello mancano due cose: 1) un milione di euro; 2) la persona del prete economo gettato dalle scale...
Chi ha preso i soldi, chi ha gettato dalle scale l'economo?
gaio o gay?
non c'entrano l'economo e gli ammanchi. si tratta di ben altro!!!
Stiamo ai fatti e... i fatti sono questi! http://www.araldolomellino.it/index.php?option=com_content&task=view&id=3487&Itemid=20
Supposizioni, interpretazioni e congetture sono tutte forzature tediose, insolenti e fastidiose!
PaoGag
Di mauro ha lasciato per due cose: il clero insolente che remava contro;
le casse della Curia vuote.
Ha chiesto al Papa un'altra diocesi e non gliela data. Allora ha dato le dimissioni prontamente accettate.
Non è andato in Duomo a salutare la città e il clero e non ha avvisato nessuno. E' andato a casa sua in attesa di tempi migliori e che si liberi una diocesi più grande e migliore in tutti i sensi. Di Mauro ha voluto dare uno schiaffo al clero cittadino.
incredibile, tutto è segreto in questa diocesi!
"Se sei brutto ti tirano le pietre, se sei bello ti tirano le pietre....qualunque cosa fai, dovunque te ne vai con tante pietre in faccia te ne stai....sara' cosi finche vivrai....". Non so se vi ricordate questa canzone...eheheh!
La verità ci rende liberi, il tempo è medico... soprattutto ci vorrebbe più rispetto nei rapporti tra persone e, ognuno al proprio posto, sia coerente, prete o laico come il sottoscritto. La preghiera è l'unico balsamo-medicina che gioverà a ritrovare serenità e pace sia a Mons. Vincenzo vescovo che alla comunità cristiana della diocesi di Vigevano.
In realta' le dimissioni di Mons. Di Mauro potrebbero essere messe in relazione alle sue responsabilita' della gestione del Ministero del Tesoro/Finanze del Vaticano, dal quale fu allontanato repentinamente e probabilmente per responsabilita' indiretta delle operazioni di riciclaggio effettuate nella Banca Vaticana che in quel periodo registro' anche le dimissioni del Presidente della Banca
quanta fantasia.
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