giovedì, luglio 12, 2012
A due anni e mezzo dal violento sisma che l’ha sconvolta, “Haiti si presenta come un Paese ancora in bilico: in attesa degli aiuti internazionali, dello sviluppo definitivo, di quel salto che possa garantirgli l’inizio di un nuovo percorso.  

Radio Vaticana - Un Paese con poche forze che stenta a rialzarsi”. L’analisi – riferisce l’Agenzia Sir - è contenuta nel rapporto “Caritas italiana ad Haiti: un impegno di comunione”. Dopo due anni e mezzo, Caritas italiana continua a restare accanto alla popolazione locale. Finora, si legge nel rapporto, sono 119 i progetti di solidarietà avviati, per quasi 16 milioni di euro, per l’assistenza degli sfollati (5), ma anche, nella prospettiva della ricostruzione, per la formazione (27), l’animazione e l’istruzione, e in ambito socio-economico, idrico-sanitario, agricolo (63). I fondi raccolti grazie alla solidarietà di moltissime persone, singolarmente e attraverso le parrocchie delle diocesi italiane in seguito alla colletta nazionale indetta dalla Cei, ammontano a € 24.735.118,19 (dati al 20/06/2012). “È stato così possibile pianificare e realizzare progetti strutturati e pluriennali”. I tutto all’insegna della “comunione” perché, spiega il direttore Caritas, don Francesco Soddu, “l’ascolto è il primo pilastro” dei progetti: “è condizione essenziale per apprendere, comprendere, entrare in relazione e creare basi di comunione con la popolazione locale”. Il rapporto è consultabile su www.caritasitaliana.it.

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