Commentando il nuovo rapporto di Amnesty International sulla Libia, che descrive una situazione di gravi violazioni dei diritti umani ad opera delle milizie armate, Nicolas Beger, direttore dell'Ufficio di Amnesty International presso le Istituzioni europee, ha dichiarato.
Amnesty - "È inaccettabile per qualsiasi stato europeo continuare a cercare la cooperazione della Libia in materia di controllo dell'immigrazione, quando è ampiamente noto cosa sta accadendo ai migranti e ai richiedenti asilo politico in quel paese. L'Italia deve immediatamente revocare ogni accordo con la Libia sull'immigrazione e rendere interamente noti i contenuti degli accordi di cooperazione precedenti o allo studio, compresi quelli finanziati da fondi dell'Unione europea".
Il rapporto di Amnesty International rileva come i cittadini provenienti dai paesi dell'Africa subsahariana, in particolare i migranti irregolari, continuino ad andare incontro ad arresti arbitrari, detenzioni a tempo indeterminato, pestaggi che in alcuni casi arrivano a costituire tortura e sfruttamento da parte delle milizie armate. Di solito, coloro che arrestano i cittadini stranieri non fanno distinzione tra migranti e altre persone che fuggono dalla guerra e dalla persecuzione nei loro paesi.
Firma l'appello "L'Italia deve mettere da parte gli accordi con la Libia sul controllo dell'immigrazione"
Amnesty - "È inaccettabile per qualsiasi stato europeo continuare a cercare la cooperazione della Libia in materia di controllo dell'immigrazione, quando è ampiamente noto cosa sta accadendo ai migranti e ai richiedenti asilo politico in quel paese. L'Italia deve immediatamente revocare ogni accordo con la Libia sull'immigrazione e rendere interamente noti i contenuti degli accordi di cooperazione precedenti o allo studio, compresi quelli finanziati da fondi dell'Unione europea".
Il rapporto di Amnesty International rileva come i cittadini provenienti dai paesi dell'Africa subsahariana, in particolare i migranti irregolari, continuino ad andare incontro ad arresti arbitrari, detenzioni a tempo indeterminato, pestaggi che in alcuni casi arrivano a costituire tortura e sfruttamento da parte delle milizie armate. Di solito, coloro che arrestano i cittadini stranieri non fanno distinzione tra migranti e altre persone che fuggono dalla guerra e dalla persecuzione nei loro paesi.
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