E' davvero colpa delle rinnovabili se aumentano le bollette elettriche in Italia? In questi mesi l'attacco contro gli incentivi alle fonti pulite è stato costante, ma i dati forniti spesso poco trasparenti. Un contributo alla comprensione lo può fornire un rapporto di Legambiente, già presentato sul nostro sito, e due grafici
Qualenergia - Dopo l'entrata in vigore dei due decreti ministeriali sulle rinnovabili elettriche e il fotovoltaico, che mettono in grave difficoltà questi settori, volevamo continuare a fare chiarezza sull'effettivo peso degli incentivi alle fonti pulite sulle bollette elettriche degli italiani. In questi mesi, grazie anche alla cassa di risonanza di molta stampa, è passato il concetto che l'aumento delle bollette sia strettamente connesso con quello delle tariffe incentivanti, ma i dati forniti sono stati spesso poco trasparenti.
Un contribuito all'analisi è fornito da un rapporto di Legambiente (Qualenergia.it, Caro-energia? Colpa delle fossili, non delle rinnovabili) che l'associazione ambientalista ha elaborato sulla base dei dati dell’Autorità per l’Energia. L'obiettivo era chiarire l’importanza relativa delle varie voci nella determinazione delle bollette elettriche. Ne emerge che il peso fondamentale è da ricercare nell’andamento del prezzo del gas. Il fotovoltaico inizia a incidere solo negli ultimi anni, anche a seguito di politiche poco attente, ma in misura sopportabile tenuto conto della valenza strategica di questa tecnologia.
Questi due grafici, tratti dal rapporto Legambiente, sintetizzano quanto detto e possono essere letti anche insieme ad alcune slide dell'associazione ambientalista che analizzano le voci che compongono la bolletta media di una famiglia italiana nella propria casa di residenza (Cosa pesa davvero in bolletta?). A integrazione segnaliamo un nostro articolo dal titolo "Per l'Autorità l'elettricità non è poi così cara", in cui si mette in evidenza che dai dati presentati dal presidente dell'Autorità per l'energia, Guido Bortoni, per i consumatori italiani il prezzo del kWh risulta essere più basso rispetto alla Germania e anche a molti Paesi dell'Unione Europea
Qualenergia - Dopo l'entrata in vigore dei due decreti ministeriali sulle rinnovabili elettriche e il fotovoltaico, che mettono in grave difficoltà questi settori, volevamo continuare a fare chiarezza sull'effettivo peso degli incentivi alle fonti pulite sulle bollette elettriche degli italiani. In questi mesi, grazie anche alla cassa di risonanza di molta stampa, è passato il concetto che l'aumento delle bollette sia strettamente connesso con quello delle tariffe incentivanti, ma i dati forniti sono stati spesso poco trasparenti.
Un contribuito all'analisi è fornito da un rapporto di Legambiente (Qualenergia.it, Caro-energia? Colpa delle fossili, non delle rinnovabili) che l'associazione ambientalista ha elaborato sulla base dei dati dell’Autorità per l’Energia. L'obiettivo era chiarire l’importanza relativa delle varie voci nella determinazione delle bollette elettriche. Ne emerge che il peso fondamentale è da ricercare nell’andamento del prezzo del gas. Il fotovoltaico inizia a incidere solo negli ultimi anni, anche a seguito di politiche poco attente, ma in misura sopportabile tenuto conto della valenza strategica di questa tecnologia.
Questi due grafici, tratti dal rapporto Legambiente, sintetizzano quanto detto e possono essere letti anche insieme ad alcune slide dell'associazione ambientalista che analizzano le voci che compongono la bolletta media di una famiglia italiana nella propria casa di residenza (Cosa pesa davvero in bolletta?). A integrazione segnaliamo un nostro articolo dal titolo "Per l'Autorità l'elettricità non è poi così cara", in cui si mette in evidenza che dai dati presentati dal presidente dell'Autorità per l'energia, Guido Bortoni, per i consumatori italiani il prezzo del kWh risulta essere più basso rispetto alla Germania e anche a molti Paesi dell'Unione Europea
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È presente 1 commento
sono un installatore fv da circa sei anni. ricordo il mio primo impianto come se fosse oggi,niente movimento ,niente rumore ed ecco la magia dell'elettricità!!.Sono state fatte tante regole poco chiare ,che hanno favorito investitori esteri e speculatori sui terreni d'Italia, poi giustamente si è detto basta impianti sui terreni e poi via sui tetti finalmente ,inizia la democrazia energetica!no era solo un illusione la lobby del carbone e fossili vari non molla e dice no a circa 150.000 operatori del settore del fv e alle loro famiglie,e a tanti milioni di italiani che avrebbero voluto un tetto fv. Costa agli italiani?D'arebbero molto di piu per avere un mondo migliore .
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