Papa Benedetto XVI nel messaggio augurale: “Dio si è fatto uomo e da allora nulla della vita è banale”
Benedetto XVI lo ha detto nel messaggio augurale che ha inviato al Meeting di Rimini: “La considerazione dell’uomo come creatura […] implica un riferimento essenziale a qualcosa d’altro, o meglio a Qualcun altro, che non solo non nasconde o diminuisce, ma rivela in modo luminoso la grandezza e la dignità suprema dell’uomo". Per ogni uomo che si sofferma seriamente nell’istante, l’evidenza più espressiva del proprio essere sono le sue costitutive e radicali esigenze di bellezza e di verità. L’espressione sincera e leale della ricerca di questo significato si realizza quando l’uomo prende coscienza che non è lui stesso che spiega la propria esistenza, ma è l’evidenza di un ‘tu’ a cui necessariamente tutto rimanda e a cui tutto si deve riferire: è questo il vertice della ragione e l’essenza del senso religioso.
Come ha detto il Papa, il riferimento essenziale a qualcosa d’altro o meglio, a Qualcun altro, lungi dall’esaurire il bisogno del cuore umano, genera le cose più grandi e belle, le espressioni più alte dell’umana esistenza. A tal proposito, il Meeting mostra e racconta di questa Bellezza cui l’uomo è proteso, è l’occasione per immergersi nello spettacolo che avviene quando la vita è vissuta in unità con l’esigenza del proprio cuore. E quando ciò avviene, l’esistenza diventa occasione di incontro per tutti gli uomini, diventa realmente ‘esperienza’, cioè occasione di commozione, di stupore e di conoscenza.
Questo è il cuore del Meeting, come pensato da don Giussani e richiamato dal Papa: una ‘kermesse’ in cui si racconta ciò che è generato quando la vita umana viene presa col giusto significato e diventa così occasione di incontro e di cambiamento per altri uomini. Si raccontano non le opinioni ma l’esperienza, l’entrare dell’uomo in relazione con l’infinito, ed è ciò che solo muove e commuove: sono le caratteristiche per riconoscere ciò che ha realmente dignità culturale.
E’ il motore che muove il Meeting. Se è questo ciò che ci si prefigge, allora si è liberi dagli esiti, ed è proprio in tale ottica che ogni anno vengono invitati anche personaggi provenienti da settori apparentemente lontanissimi tra loro, dal mondo della cultura, dell’arte, della scienza, responsabili di altre religioni, politici. Si tratta di personaggi ed esperienze appartenenti ai campi più diversi dell’attività umana ai quali, nel contesto riminese, è offerta la possibilità di raccontarsi in rapporto con il tema del Meeting.
E’ questo che la maggior parte dei media abitualmente ignora, e spesso viene dato maggior risalto alla presenza di personaggi politici e alle loro esternazioni anziché sottolineare l’occasione offerta di andare realmente in fondo alle questioni partendo dall’uomo. Ma così, invece di fare una ‘buona cronaca’ non si fa altro che impoverire e far perdere di vista la vera posta in gioco: la realizzazione di una vita pienamente umana.
Ciò che in realtà il Meeting si prefigge è creare ponti di unione in una visione della vita positiva data dalla novità di Cristo. Ciò che interessa è entrare in relazione con il reale, con ciò per cui l’uomo è fatto: il “tu misterioso”, il “tutto”, l’infinita bellezza ed il “per sempre”. Si tenta di raccontare ciò che accade quando il Mistero trova l’apertura del cuore umano e cosa genera questa relazione che diventa avvenimento storico. Con questo sguardo, quest’anno La Perfetta Letizia sarà presente al Meeting di Rimini per tutta la durata dell’evento: vi riporteremo la sintesi di alcuni momenti salienti ma vi forniremo anche informazioni utili per la partecipazione dei nostri lettori all’avvenimento. Auguriamo a tutti una buona e proficua partecipazione.
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