A Napoli e provincia grazie alla disponibilità di 150 volontari non mancheranno i pasti per i bisognosi
Città Nuova - Una mensa Caritas Olio, pasta, pane, ma anche tonno, formaggio, pelati, nonché bicchieri, piatti di plastica e tovaglioli: nonostante il caldo torrido, i poveri non andranno in vacanza, perciò il direttore della Caritas diocesana partenopea, Enzo Cozzolino, ha chiesto ai napoletani di donare qualche alimento per chi non ha niente da mangiare, ma anche un po’ del proprio tempo, per aiutare a servire nelle mense cittadine che dal primo al 31 agosto resteranno aperte
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È il secondo anno che, a Napoli, su invito del cardinale Crescenzio Sepe, si è deciso di non abbandonare i poveri e finora sono già 150 i volontari che hanno risposto all’appello, dando la propria disponibilità per servire nelle mense. Si tratta per lo più di giovani, dai 18 ai 40 anni, ma ci sono anche molti anziani, e i particolare i ferrovieri in pensione dell’associazione Afepat, che provvedono a cucinare i pasti. Quattro le mense rimaste aperte nel capoluogo campano: nella parrocchia Santa Lucia, nella chiesa di Santa Brigida, presso l’associazione La tenda e nel centro di accoglienza il Binario della solidarietà, vicino la stazione centrale.
Anche nella parrocchia di san Sebastiano martire, nel comune di San Sebastiano al Vesuvio, alle porte di Napoli, è attiva la mensa per i poveri. Due seminaristi, Eduardo e Vincenzo, hanno stilato i turni, organizzando al meglio il servizio. Tuttavia, «già in questi primi giorni molte altre persone, dopo la messa, si sono fatte avanti chiedendo di poter dare una mano. È frutto della provvidenza di Dio – spiega Eduardo – che manda persone oltre i calcoli che abbiamo fattoper garantire il servizio ai bisognosi. In questo periodo di crisi, stare vicino a chi non ha nulla è l’occasione più bella che abbiamo per dimostrare il nostro essere cristiani».
28 anni, una laurea in ingegneria meccanica, dopo gli studi Eduardo ha deciso di entrare in seminario, dove a settembre frequenterà il secondo anno. «Per me – afferma – stare vicino a queste persone non significa solo fare volontariato, ma incontrare Gesù, servire Cristo in chi è nel bisogno. Nel nostro seminario, a Napoli, siamo fortunati, perché abbiamo l’opportunità di incontrare i poveri tutto l’anno, facendo volontariato nel centro di accoglienza il Binario della solidarietà. Lì incontriamo le persone, ma al di là del pasto che serviamo, ci accorgiamo che ciò che più serve è il nostro sorriso. Queste persone vogliono essere ascoltate, hanno bisogno di una stretta di mano e non di qualcuno che, quando le vede, giri loro le spalle». L’incontro con chi è più povero, aggiunge Eduardo, «è un’ottima occasione per meditare sul nostro stile di vita, sui tanti sprechi che potremmo evitare. Sono tanti i bisognosi in questa città: sono giovani e anziani, perché ormai la povertà è stratificata, non ha età».
Chi volesse contribuire a sostenere le mense dei poveri di Napoli o avere informazioni su giorni ed orari di apertura, può telefonare al numero 081/5574263. Chi, invece, vuole dare la propria disponibilità a servire i pasti, può chiamare il 349/2834980, mentre per la donazione di alimenti si può contattare il 331/3557243.
di Sara Fornaro
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