Un pensionato di 73 anni, in zona Farini, per difendere la sua bicicletta ha riportato un’emorragia cerebrale, il naso rotto, un occhio tumefatto e labbra spaccate. Adesso dovrà essere operato per le diverse fratture. Milano ha paura.
di Alberto Giannino
Emorragia cerebrale, volto tumefatto, naso rotto e ferita ad un occhio. Questo può accadere in agosto a Milano nella zona popolare di via Carlo Farini. Infatti un pensionato di 73 anni, originario della Sicilia ma che da anni risiede a Milano con la moglie e i figli, per difendere la sua bicicletta da un furto ha subito un brutto pestaggio da uno straniero, probabilmente un nordafricano, il quale oltre alla bicicletta gli ha rubato un borsello contenente 100 euro, le chiavi di casa e una collana d’oro con un grosso crocifisso che il pensionato portava al collo. Ora il pensionato è all’Ospedale Niguarda nel reparto di rianimazione. Dovrà subire alcuni interventi chirurgici al viso per le numerose fratture riportate, ma pare che adesso sia fuori pericolo.
L’uomo, che dopo i numerosi pugni presi era ancora vigile, ha raccontato agli agenti della Squadra Mobile di Milano l’episodio di violenza inaudita che lo ha visto protagonista, descrivendo molti particolari utili alle indagini. Gli agenti sperano che il variegato sistema delle telecamere piazzate nelle strade possa permettere di individuare lo straniero responsabile di vari reati e assicurarlo presto alla giustizia.
La città è sotto choc per l’emergenza criminalità. Nei mesi scorsi avevamo scritto su questo giornale che a Milano c’era un’emergenza sicurezza ma fummo derisi. Ora coloro che ostentavano sicurezza dovranno ricredersi e valutare se sia il caso di richiamare i militari a pattugliare le strade. In ogni caso è opportuno che si riunisca il Comitato provinciale per l’Ordine pubblico e la Sicurezza presieduto dal Prefetto di Milano e allargato al Questore, Sindaco di Milano, Comandandante provinciale dei Carabinieri e della Guardia di Finanza.
Gli episodi di criminalità a Milano nell’ultimo anno sono aumentati: furti, traffico di stupefacenti, scippi, rapine, aggressioni, risse, violenze sessuali, ecc. La gente non si sente sicura, nemmeno in pieno centro, dove il Comune permette lo stanziamento di nomadi dediti soprattutto all’accattonaggio nelle strade, ai furti d’appartamento e di altro genere. I cittadini esasperati chiedono al Sindaco Pisapia e alle autorità civili e militari garanzie per l’incolumità delle cose e delle persone. E chi delinque, non è in regola con i documenti e non è in grado di dire dove soggiorna, deve essere rimpatriato, senza finte indignazioni e moralismi. Una civiltà multiculturale e multietnica non deve avere paura delle regole, del rispetto della legalità e della civiltà giuridica.
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