mercoledì, agosto 08, 2012
Prima i 48 iraniani presi prigionieri e accusati di essere arrivati in Siria non per motivi religiosi – come sostiene Teheran – ma per combattere al fianco del regime, ora l’uccisione di un presunto generale russo, Vladimir Petrovic Kojaiv (e del suo interprete) anch’egli in Siria in qualità di consulente militare.

Misna - I ribelli dell’Esercito libero siriano hanno alzato il tiro contro quel fronte che continua a sostenere Damasco e oggi hanno diffuso un video in cui mostrano i documenti di questo generale e le prove di un suo coinvolgimento nella macchina da guerra del presidente Bashar Al Assad. Il video si conclude con una serie di dichiarazioni contro la Russia, l’Iran e l’Iraq accusate a vario titolo di sostenere Assad.

In reazioni riprese dall’agenzia di stampa russa Ria Novosti, funzionari del ministero della Difesa di Mosca hanno negato l’esistenza di un generale con questo nome ma aperto all’ipotesi che possa trattarsi un ex militare o di un ufficiale proveniente da un paese dell’ex Unione Sovietica.

Nel frattempo continuano i combattimenti in diverse zone della Siria e l’epicentro del confronto resta Aleppo. Nella più popolosa città del paese l’esercito oggi è entrato con mezzi corazzati all’interno del quartiere di Salah al Din, roccaforte ribelle, e l’offensiva è tuttora in corso. Scontri starebbero avvenendo anche a Qamishli, tra combattenti curdi e sostenitori del regime.

Con il proseguimento del generale stato di insicurezza, delle violenze e delle distruzioni, diventa sempre più pesante il quadro umanitario. Alcuni ospedali stanno terminando le scorte di farmaci accumulate nei mesi scorsi, in molte zone scarseggiano i generi di prima necessità e altri beni essenziali. I rifugiati oltreconfine sono circa 250.000 e decine di migliaia sono gli sfollati interni, ospiti di parenti, di strutture di accoglienza create all’interno delle scuole o stabiliti in più precarie situazioni. Emergono infine preoccupazioni sullo stato di alcuni importati siti archeologici rimasti incustoditi e diventati possibile obiettivo di saccheggi.


Sono presenti 0 commenti

Inserisci un commento

Gentile lettore, i commenti contententi un linguaggio scorretto e offensivo verranno rimossi.



___________________________________________________________________________________________
Testata giornalistica iscritta al n. 5/11 del Registro della Stampa del Tribunale di Pisa
Proprietario ed Editore: Fabio Gioffrè
Sede della Direzione: via Socci 15, Pisa