Dopo aver reso pubbliche, tramite un comunicato stampa, le cifre di iPhone venduti nel solo primo weekend di commercializzazione, gli analisti si sono scatenati nel provare a stimare il numero di iPhone che l’azienda di Cupertino riuscirà a piazzare sul mercato fino al 2013. In alcuni casi, queste stime sono davvero incredibili.

HDblog - La forza dell’iPhone 5 potrebbe aiutare Apple a battere il tuo trend stagionale nel primo trimestre del 2013, raggiungendo un nuovo record per l’azienda che punterebbe a vendere oltre 200 milioni di iPhone il prossimo anno. Secondo l’analista Kay Huberty di Morgan Stanley, Apple potrebbe raggiungere questa somma davvero incredibile di dispositivi venduti se riuscirà a concludere gli accordi già intavolati con alcuni partner di produzione e distribuzione in Asia, il mercato su cui l’azienda di Cupertino punta a crescere maggiormente.

Sempre secondo Hubery, Apple riuscirà a vendere circa 25 milioni di iPhone nel trimestre in orso, mentre si aspetta un numero di vendite pari a 50 milioni di terminali entro la fine del trimestre di dicembre, in concomitanza con le festività natalizie.

Il traino delle vendite, comunque, dovrebbe essere il mercato cinese, soprattutto se Apple inizierà a rendere disponibile l’iPhone 5 con China Unicom entro dicembre. L’analista prevede anche un debutto dell’iPhone 5 con China Telecom nel primo trimestre del 2013, mentre la partnership con China Mobile, il più grande operatore mobile del mondo, potrebbe essere siglata nella seconda metà del 2013.

Grazie alla compatibilità dell’iPhone 5 con le tecnologie TD-SCDMA e TD-LTE di China Mobile, l’operatore cinese starebbe già facendo scorta di nano-SIM per la compatibilità con il nuovo smartphone di Apple, sebbene sia ancora necessaria la certificazione per la trasmissione TD-LTE sulla rete cinese da parte dei nuovi terminali Apple.

Insomma, l’iPhone 5 avrebbe tutte le carte in regola per poter strappare ogni record precedente di vendita. Staremo a vedere, già a partire da venerdì prossimo, se il mercato risponderà come gli analisti si aspettano (e il day-one il 21 settembre è stato già una piccola conferma) oppure se dovranno rivedere le proprie stime al ribasso.