Dal 1985 in Thailandia si festeggia la Giornata nazionale della gioventù. In un messaggio, i vescovi sollecitano i giovani a farsi missionari verso i loro coetanei e verso chi ha abbandonato la fede. Il progetto educativo di un abate buddista.
AsiaNews - In tutto il Paese si è celebrata ieri la "Giornata nazionale della gioventù". Nata nel 1985, quando l'Onu ha lanciato l'Anno internazionale della gioventù, essa è stata stabilita al 20 settembre perché secondo la tradizione thai, in quella data sono nati due re, Rama V e Rama VIII, entrambi saliti al trono in giovane età.Per l'occasione, mons. Silvio Siripong Charatsri, presidente della Conferenza episcopale thai, ha inviato ai giovani un messaggio richiamando le parole di papa Benedetto XVI per la 27° Giornata mondiale della gioventù , dal tema "Siate sempre lieti nel Signore (Filipp. 4,4)". Nel testo, il vescovo spiega che la gioia dei giovani nasce dall'essere uniti, dall'essere cristiani, dall'aver fede in Dio, portando il proprio contributo nella Chiesa e diffondendo il bene attorno a loro. "Dovremmo -egli dice - essere gioiosi sempre... anche quando siamo di fronte a problemi, chiedendo a Dio di ricevere la sua benedizione per affrontare le difficoltà". "Quest'anno - spiega ancora mons. Charatsri - è speciale perché Benedetto XVI ha annunciato l'Anno della fede, per incoraggiare i cristiani, soprattutto i giovani, a partecipare alla Nuova evangelizzazione. Dovremmo essere entusiasti nello sperimentare la presenza di Dio, grazie al 'ponte della fede' sempre aperto per noi grazie alla nostra vicinanza a Cristo e all'essere membri della Chiesa attraverso il battesimo". Mons. Charatsri ricorda ai giovani l'urgenza della missione: "il tempo presente vi sfida ad essere coraggiosi testimoni di Cristo nella vita e a proclamarlo davanti a tutti i vostri amici, ai cattolici che non praticano più la fede, perché abbiamo il coraggio di ritornare a Lui con cuore gioioso". In occasione di questa Giornata, hanno inviato messaggi anche altre personalità religiose. Il venerabile Phra Thepyanmahamuni, abate buddista del tempio Dhamakai, afferma che " i giovani sono il futuro del mondo e non ci potrà essere pace se i giovani creeranno problemi al mondo". L'abate ha ideato un progetto chiamato "Le stelle virtuose" per incoraggiare i giovani a essere "germogli di pace" attraverso la disciplina, il rispetto per gli altri e la collaborazione con tutte le istituzioni sociali : il tempio, la famiglia, la scuola. Insegnanti e studenti partecipanti alle "Stelle virtuose" testimoniano spesso la bontà e l'efficacia del progetto. Woravuth, studente di Rajprachanukraw ha detto che per lui, dopo aver partecipato al progetto, " ora è più facile essere contento e fare qualche cosa di buono". L'abate Phra Thepyanmahamuni ha ribadito di voler continuare l'esperienza delle "Stelle virtuose, giunta al suo quinto anno. Chaiwat Chertbumrung, presidente del Congresso della gioventù thailandese, ha fatto un appello al governo perché sostenga l'educazione dei giovani e promuova la loro libertà e i loro diritti. Egli vorrebbe che il governo aumenti i fondi da destinare a questo scopo.
AsiaNews - In tutto il Paese si è celebrata ieri la "Giornata nazionale della gioventù". Nata nel 1985, quando l'Onu ha lanciato l'Anno internazionale della gioventù, essa è stata stabilita al 20 settembre perché secondo la tradizione thai, in quella data sono nati due re, Rama V e Rama VIII, entrambi saliti al trono in giovane età.Per l'occasione, mons. Silvio Siripong Charatsri, presidente della Conferenza episcopale thai, ha inviato ai giovani un messaggio richiamando le parole di papa Benedetto XVI per la 27° Giornata mondiale della gioventù , dal tema "Siate sempre lieti nel Signore (Filipp. 4,4)". Nel testo, il vescovo spiega che la gioia dei giovani nasce dall'essere uniti, dall'essere cristiani, dall'aver fede in Dio, portando il proprio contributo nella Chiesa e diffondendo il bene attorno a loro. "Dovremmo -egli dice - essere gioiosi sempre... anche quando siamo di fronte a problemi, chiedendo a Dio di ricevere la sua benedizione per affrontare le difficoltà". "Quest'anno - spiega ancora mons. Charatsri - è speciale perché Benedetto XVI ha annunciato l'Anno della fede, per incoraggiare i cristiani, soprattutto i giovani, a partecipare alla Nuova evangelizzazione. Dovremmo essere entusiasti nello sperimentare la presenza di Dio, grazie al 'ponte della fede' sempre aperto per noi grazie alla nostra vicinanza a Cristo e all'essere membri della Chiesa attraverso il battesimo". Mons. Charatsri ricorda ai giovani l'urgenza della missione: "il tempo presente vi sfida ad essere coraggiosi testimoni di Cristo nella vita e a proclamarlo davanti a tutti i vostri amici, ai cattolici che non praticano più la fede, perché abbiamo il coraggio di ritornare a Lui con cuore gioioso". In occasione di questa Giornata, hanno inviato messaggi anche altre personalità religiose. Il venerabile Phra Thepyanmahamuni, abate buddista del tempio Dhamakai, afferma che " i giovani sono il futuro del mondo e non ci potrà essere pace se i giovani creeranno problemi al mondo". L'abate ha ideato un progetto chiamato "Le stelle virtuose" per incoraggiare i giovani a essere "germogli di pace" attraverso la disciplina, il rispetto per gli altri e la collaborazione con tutte le istituzioni sociali : il tempio, la famiglia, la scuola. Insegnanti e studenti partecipanti alle "Stelle virtuose" testimoniano spesso la bontà e l'efficacia del progetto. Woravuth, studente di Rajprachanukraw ha detto che per lui, dopo aver partecipato al progetto, " ora è più facile essere contento e fare qualche cosa di buono". L'abate Phra Thepyanmahamuni ha ribadito di voler continuare l'esperienza delle "Stelle virtuose, giunta al suo quinto anno. Chaiwat Chertbumrung, presidente del Congresso della gioventù thailandese, ha fatto un appello al governo perché sostenga l'educazione dei giovani e promuova la loro libertà e i loro diritti. Egli vorrebbe che il governo aumenti i fondi da destinare a questo scopo.
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