È stato prolungato dal governo fino al 7 novembre il periodo accordato alle comunità native del Territorio indigeno parco naturale Isiboro Sécure (Tipnis) per esprimersi sulla costruzione di una strada progettata per collegare Villa Tunari, nel dipartimento centrale di Cochabamba, a San Ignacio de Moxos, nel dipartimento nord-occidentale di Beni attraversando la riserva.
Misna - Solo una parte della vasta rete autostradale concepita per unire gli oceani Atlantico e Pacifico tagliando in due l’Amazzonia. Secondo il governo, sono le stesse norme e procedure previste dai popoli indigeni a rendere indispensabile la proroga della consultazione, decisa dopo le massicce mobilitazioni di alcuni gruppi nativi contrari al progetto che, denunciano, metterà a rischio il patrimonio naturale di una riserva di 12.000 km, favorendo la penetrazione di coloni e ‘cocaleros’ (coltivatori di coca). Alla consultazione tuttavia non partecipano 7 delle circa 70 comunità indigene del Tipnis, che guidano la protesta. A oggi, secondo l’esecutivo, le 32 comunità interpellate si sono espresse tutte a favore della costruzione della strada a eccezione di quella di San Miguelito.
Negli ultimi mesi sono state numerose le manifestazioni organizzate dagli oppositori che hanno avuto come scenario anche Plaza Murillo, a La Paz, dove si trovano il palazzo del governo e le sedi di diversi ministeri, sfociando in scontri tra dimostranti e polizia.
Misna - Solo una parte della vasta rete autostradale concepita per unire gli oceani Atlantico e Pacifico tagliando in due l’Amazzonia. Secondo il governo, sono le stesse norme e procedure previste dai popoli indigeni a rendere indispensabile la proroga della consultazione, decisa dopo le massicce mobilitazioni di alcuni gruppi nativi contrari al progetto che, denunciano, metterà a rischio il patrimonio naturale di una riserva di 12.000 km, favorendo la penetrazione di coloni e ‘cocaleros’ (coltivatori di coca). Alla consultazione tuttavia non partecipano 7 delle circa 70 comunità indigene del Tipnis, che guidano la protesta. A oggi, secondo l’esecutivo, le 32 comunità interpellate si sono espresse tutte a favore della costruzione della strada a eccezione di quella di San Miguelito.
Negli ultimi mesi sono state numerose le manifestazioni organizzate dagli oppositori che hanno avuto come scenario anche Plaza Murillo, a La Paz, dove si trovano il palazzo del governo e le sedi di diversi ministeri, sfociando in scontri tra dimostranti e polizia.
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