Conclusa la manifestazione dei francescani italiani con il saluto del Vescovo Lambiasi. Grande partecipazione agli incontri; gremita Piazza Tre Martiri per D’Avenia e per le iniziative di spiritualità.
Il Vescovo di Rimini Francesco Lambiasi durante la celebrazione eucaristica di oggi (domenica 30 settembre), ha salutato le famiglie francescane esprimendo vicinanza e soddisfazione per la quarta edizione del Festival Francescano che in questi giorni ha animato il centro storico di Rimini con conferenze, incontri di spiritualità e spettacolo. Citando San Tommaso d’Aquino il Vescovo di Rimini ha ricordato come ogni germe di bene e di verità in ultima analisi venga da Dio. “Questo esclude ogni tipo di particolarismo e settarismo all’interno della Chiesa, che è chiamata all’unità e alla comunione, nel rispetto del ministero di ciascuno”. Lambiasi ricorda come lo stile evangelico impone il rifiuto del relativismo e uno stile missionario che respinge liti e dispute, portando l’annuncio della Buona notizia nel rispetto e nella tolleranza. Un migliaio di presenze, in particolare di giovanissimi, all’incontro con Alessandro D’Avenia. Lo scrittore e professore ha ricordato come i ragazzi abbiano bisogno di vicinanza per crescere, di uno sguardo che sappia vedere la bellezza che germoglia dentro di loro. “Dove l’uomo può fallire nella sua capacità di donare questo sguardo verso i più giovani, ecco che interviene lo sguardo di Dio, l’unico sempre stabile. Sguardo che rimette al mondo”.
Il Festival Francescano è riuscito a portare alla città di Rimini, a poco a poco, quella gioia che, come ha affermato suor Nella Letizia, clarissa del Monastero di S. Bernardino, “è uno degli elementi caratterizzanti della spiritualità di S. Chiara”.
Il Vescovo di Rimini Francesco Lambiasi durante la celebrazione eucaristica di oggi (domenica 30 settembre), ha salutato le famiglie francescane esprimendo vicinanza e soddisfazione per la quarta edizione del Festival Francescano che in questi giorni ha animato il centro storico di Rimini con conferenze, incontri di spiritualità e spettacolo. Citando San Tommaso d’Aquino il Vescovo di Rimini ha ricordato come ogni germe di bene e di verità in ultima analisi venga da Dio. “Questo esclude ogni tipo di particolarismo e settarismo all’interno della Chiesa, che è chiamata all’unità e alla comunione, nel rispetto del ministero di ciascuno”. Lambiasi ricorda come lo stile evangelico impone il rifiuto del relativismo e uno stile missionario che respinge liti e dispute, portando l’annuncio della Buona notizia nel rispetto e nella tolleranza. Un migliaio di presenze, in particolare di giovanissimi, all’incontro con Alessandro D’Avenia. Lo scrittore e professore ha ricordato come i ragazzi abbiano bisogno di vicinanza per crescere, di uno sguardo che sappia vedere la bellezza che germoglia dentro di loro. “Dove l’uomo può fallire nella sua capacità di donare questo sguardo verso i più giovani, ecco che interviene lo sguardo di Dio, l’unico sempre stabile. Sguardo che rimette al mondo”.
Il Festival Francescano è riuscito a portare alla città di Rimini, a poco a poco, quella gioia che, come ha affermato suor Nella Letizia, clarissa del Monastero di S. Bernardino, “è uno degli elementi caratterizzanti della spiritualità di S. Chiara”.
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È presente 1 commento
È stata davvero una bella esperienza. Complimenti a tutti coloro che si sono impegnati nel realizzarlo
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