giovedì, settembre 20, 2012
La gestione dei fondi del finanziamento pubblico che finiva nelle casse dei gruppi consiliari della Regione Lazio era "senza controllo", "spesso caotica", e con violazioni di legge.  

Radio Vaticana - E' quanto emerge dagli accertamenti degli inquirenti della Procura di Roma che ieri hanno ascoltato per sette ore l'ex capogruppo del Pdl alla Pisana, Franco Fiorito. Intanto, si è dimesso il capogruppo del Pdl alla Regionale Lazio Francesco Battistoni. Alessandro Guarasci ha chiesto un commento a Franco Miano, presidente dell’Azione Cattolica: ascolta
R. – Sicuramente, è l’espressione di una crisi veramente grande. I cittadini - in questo anche noi come Azione Cattolica - e tutte le persone impegnate seriamente e sinceramente credo siano sempre più disorientate rispetto a quanto viene fuori dalla politica. Ritengo che tante persone dovrebbero fare un passo indietro e sicuramente dovremmo incentivare la lotta alla corruzione.

D. – Lei parla di passi indietro, questo vuol dire che la Polverini si deve dimettere, secondo lei?

R. – Io non entro, anche per la caratteristica dell’Azione Cattolica, in uno specifico della congiuntura del momento. Dico che per quanto riguarda le situazioni della vita politica, queste richiedono la più grande trasparenza possibile. Questo vale sempre, ma in un tempo di crisi e di difficoltà per tutti vale ancora di più. Mi riferisco anche, per esempio, a questioni più generali: penso al limite dei mandati parlamentari, penso al fatto che bisognerebbe far sì che vi sia un effettivo ricambio dal punto di vista della classe dirigente, dal punto di vista dei partiti.

D. – Quello che è successo in questi giorni al Pdl del Lazio in passato è avvenuto anche per altri partiti. Secondo lei, serve una certificazione dei bilanci dei partiti?

R. – Sicuramente, sarebbe utile. Io non vedo perché non si debbano sottoporre anche a questo vincolo i partiti politici, che dovrebbero essere l’esempio della trasparenza e quindi non dovrebbero in nessun modo avere timore di ogni forma di controllo.

D. – Ma non c’è anche il rischio che ormai la politica si faccia solo con i soldi e sempre meno con le proposte concrete?

R. – Io credo che prima di tutto la politica debba farsi con le proposte concrete. Naturalmente, quelli che sono soldi pubblici, proprio per la concretezza delle proposte, vanno spesi in modo pubblico e vanno quindi adeguatamente documentati. Bisogna recuperare i contenuti fondamentali della politica, questioni legate al lavoro, ma anche questioni legate alla riforma della legge elettorale, questioni legate alla riforma dei partiti. Voglio mettere in luce tutto l’impegno, il lavorio che il mondo cattolico in questo momento sta cercando di fare sul versante formativo proprio nella speranza di poter contribuire al rinnovamento del nostro Paese.


È presente 1 commento

Anonimo ha detto...

L'unico commento è :che vergogna!!! perchè mai si deve andare a votare per una simile classe politica?

Inserisci un commento

Gentile lettore, i commenti contententi un linguaggio scorretto e offensivo verranno rimossi.



___________________________________________________________________________________________
Testata giornalistica iscritta al n. 5/11 del Registro della Stampa del Tribunale di Pisa
Proprietario ed Editore: Fabio Gioffrè
Sede della Direzione: via Socci 15, Pisa