Al via le iscrizioni per assistere agli incontri. Aprono Napolitano e Ravasi. "Dio questo sconosciuto. Dialogo tra credenti e non credenti" è il tema del Cortile di Francesco evento che si terrà il 5 e 6 ottobre ad Assisi e realizzato dal Pontificio Consiglio per la Cultura, dal Sacro Convento di Assisi e dall'Associazione Oicos Riflessioni, all'interno del progetto "Il Cortile dei Gentili".
Una due giorni di confronto tra esponenti di culture diverse che trovano nel dialogo il collante ideale per promuovere reciproca conoscenza, confronti di idee e rispetto reciproco; un incontro favorito dall'insegnamento di San Francesco d'Assisi. Agli incontri si può accedere liberamente, ma è anche possibile riservare un numero limitato di posti al sito www.sanfrancesco.org nella sezione Il Cortile di Francesco. Per maggiori informazioni e per il programma completo della manifestazione si può chiamare il numero verde 800.333.733. Un programma ricco di eventi, ben nove incontri sparsi nella città di Assisi e 40 relatori che affronteranno diversi temi: fede, lavoro, dialogo, giovani e arte per citarne alcuni. Ad aprire i lavori saranno il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, e il Presidente del Pontificio Consiglio della Cultura, Card. Gianfranco Ravasi, mentre chiuderà questa due giorni il Ministro Corrado Passera. Parteciperanno in qualità di relatori grandissimi esponenti della cultura, della società e dell'economia del panorama italiano ed internazionale fra i quali: Umberto Veronesi, Ermanno Olmi, Susanna Camusso, Umberto Galimberti, Moni Ovadia, Enzo Bianchi, Massimiliano Fuksas. Modereranno gli incontri le più grandi firme del giornalismo italiano fra i quali: Ferruccio De Bortoli, Massimo Giannini, Lucia Annunziata e Mario Orfeo
In occasione dell’Anno della Fede, indetto da Papa Benedetto XVI a partire dal 12 ottobre 2012, il Cortile dei Gentili vuole raccogliere e dare forma al grido spesso silenzioso e spezzato dell’uomo contemporaneo verso un Dio che per un numero crescente di persone rimane un “Dio sconosciuto”. Rilanciando così , in un tempo caratterizzato dalla crisi dell’invocazione, quella domanda radicale su Dio che interroga, allo stesso tempo, il credente e il “non credente”, chiamati –il credente- a purificare la propria fede da qualsiasi “possesso”idolatrico di Dio, e al rispetto profondo della fatica del “non-credente” nel rapportarsi a un Mistero cui non sa dare un nome e un volto; e chiedendo al “non-credente” di abbandonare qualsiasi atteggiamento di sufficienza e di arroganza nei confronti del Divino, e al rispetto della fatica del credente che vive la propria fede non idolatrica in un Dio che pur sempre rimane un Mistero. Il Cortile dei Gentili intende cioè proporsi come “luogo” e laboratorio di un dialogo di pari dignità tra atei e credenti che purifichi gli atteggiamenti profondi di entrambi nei confronti di Dio e della fede, ed avvii un nuovo percorso, oltre gli antichi steccati e i secolari pregiudizi, liberando un cammino capace di rispondere alle domande radicali di senso e alla forte nostalgia di un Dio amico dell’uomo e della Terra, che agitano in profondità l’esperienza dell’umanità del nostro tempo. Perché il Cortile dei Gentili crede fermamente che, a dispetto di tutte le apparenze, se solo si gratta un dito di polvere, appare quella spiritualità, sia religiosa sia laica, data per dispersa. Ci sostiene in questa impresa la nobile figura di Francesco, il Poverello di Assisi, amato dai credenti di ogni confessione e dai “non credenti”, che ci indica sempre di nuovo le vie di questo dialogo attorno alla fede: il grido dei poveri e della Creazione, il grido della pace e della non-violenza, la sfida del dialogo interreligioso e interculturale, una nuova centralità della contemplazione attiva, il grido della bellezza contro la bruttezza e la bruttura.
Una due giorni di confronto tra esponenti di culture diverse che trovano nel dialogo il collante ideale per promuovere reciproca conoscenza, confronti di idee e rispetto reciproco; un incontro favorito dall'insegnamento di San Francesco d'Assisi. Agli incontri si può accedere liberamente, ma è anche possibile riservare un numero limitato di posti al sito www.sanfrancesco.org nella sezione Il Cortile di Francesco. Per maggiori informazioni e per il programma completo della manifestazione si può chiamare il numero verde 800.333.733. Un programma ricco di eventi, ben nove incontri sparsi nella città di Assisi e 40 relatori che affronteranno diversi temi: fede, lavoro, dialogo, giovani e arte per citarne alcuni. Ad aprire i lavori saranno il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, e il Presidente del Pontificio Consiglio della Cultura, Card. Gianfranco Ravasi, mentre chiuderà questa due giorni il Ministro Corrado Passera. Parteciperanno in qualità di relatori grandissimi esponenti della cultura, della società e dell'economia del panorama italiano ed internazionale fra i quali: Umberto Veronesi, Ermanno Olmi, Susanna Camusso, Umberto Galimberti, Moni Ovadia, Enzo Bianchi, Massimiliano Fuksas. Modereranno gli incontri le più grandi firme del giornalismo italiano fra i quali: Ferruccio De Bortoli, Massimo Giannini, Lucia Annunziata e Mario Orfeo
In occasione dell’Anno della Fede, indetto da Papa Benedetto XVI a partire dal 12 ottobre 2012, il Cortile dei Gentili vuole raccogliere e dare forma al grido spesso silenzioso e spezzato dell’uomo contemporaneo verso un Dio che per un numero crescente di persone rimane un “Dio sconosciuto”. Rilanciando così , in un tempo caratterizzato dalla crisi dell’invocazione, quella domanda radicale su Dio che interroga, allo stesso tempo, il credente e il “non credente”, chiamati –il credente- a purificare la propria fede da qualsiasi “possesso”idolatrico di Dio, e al rispetto profondo della fatica del “non-credente” nel rapportarsi a un Mistero cui non sa dare un nome e un volto; e chiedendo al “non-credente” di abbandonare qualsiasi atteggiamento di sufficienza e di arroganza nei confronti del Divino, e al rispetto della fatica del credente che vive la propria fede non idolatrica in un Dio che pur sempre rimane un Mistero. Il Cortile dei Gentili intende cioè proporsi come “luogo” e laboratorio di un dialogo di pari dignità tra atei e credenti che purifichi gli atteggiamenti profondi di entrambi nei confronti di Dio e della fede, ed avvii un nuovo percorso, oltre gli antichi steccati e i secolari pregiudizi, liberando un cammino capace di rispondere alle domande radicali di senso e alla forte nostalgia di un Dio amico dell’uomo e della Terra, che agitano in profondità l’esperienza dell’umanità del nostro tempo. Perché il Cortile dei Gentili crede fermamente che, a dispetto di tutte le apparenze, se solo si gratta un dito di polvere, appare quella spiritualità, sia religiosa sia laica, data per dispersa. Ci sostiene in questa impresa la nobile figura di Francesco, il Poverello di Assisi, amato dai credenti di ogni confessione e dai “non credenti”, che ci indica sempre di nuovo le vie di questo dialogo attorno alla fede: il grido dei poveri e della Creazione, il grido della pace e della non-violenza, la sfida del dialogo interreligioso e interculturale, una nuova centralità della contemplazione attiva, il grido della bellezza contro la bruttezza e la bruttura.
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