sabato, settembre 22, 2012
Con l’approssimarsi della quarta edizione del Festival francescano che si svolgerà a Rimini il 28, 29 e 30 settembre, fervono i preparativi degli spettacoli, conferenze e mostre che anche quest’anno animeranno le strade e le piazze della città, portando Francesco e Chiara in mezzo alla gente.

Tra le tante iniziative e novità di questa edizione è da sottolineare la mostra “Gentile Chiara”, Madonna con Bambino tra i santi Francesco e Chiara di Gentile da Fabriano che sarà esposta nel Museo della Città di Rimini dal 25 settembre al 25 novembre 2012. “Perciò è lo stesso specchio che, dall’alto del legno della croce, rivolge ai passanti la sua voce”. Nell’ultima delle quattro lettere scritte ad Agnese (figlia del re di Boemia e abbadessa del monastero delle clarisse di Praga), Chiara d’Assisi utilizza l’evocativa simbologia dello specchio. Tale simbologia, già cara a San Paolo e ai Padri della Chiesa, è la chiave di lettura della mostra sulla spiritualità clariana “Gentile Chiara. Madonna con Bambino tra i santi Francesco e Chiara di Gentile da Fabriano”, presso il Museo della Città di Rimini dal 25 settembre al 25 novembre 2012 (inaugurazione: 25 settembre, ore 11.30).

L’esposizione, a cura di Maura Favali e Antonello Ferretti, intreccia importanti esempi di arte figurativa e letteraria ed è prodotta da Festival Francescano in occasione della quarta edizione dell’evento sul tema “femminile, plurale” (a Rimini dal 28 al 30 settembre 2012, in occasione dell’VIII centenario della consacrazione di S. Chiara), in collaborazione con i Musei civici di Rimini e la Pinacoteca Malaspina di Pavia.

Fulcro della mostra sarà l’opera di Gentile da Fabriano (1360/1370 – 1427) “Madonna con Bambino tra i santi Francesco e Chiara”, un dipinto giovanile del Maestro, mirabile “nella declinazione di sottigliezze lineari e di preziosità quasi da orafo” (cfr. Milvia Bollati, Gentile da Fabriano e l’altro rinascimento).

Pervenuta ai Musei Civici di Pavia nel 1892, questa tavola di piccole dimensioni (56,5 x 42 cm) era verosimilmente destinata alla devozione privata e proveniente dal monastero pavese di Santa Chiara la Reale, convento delle Clarisse edificato grazie alla volontà della duchessa Bianca Maria Visconti.

Cosa rara nelle opere trecentesche (questa data 1390-1395 circa), Francesco e Chiara sono dipinti assieme, in preghiera ai lati della Vergine con il Bambino e identificati ciascuno da una legenda in eleganti lettere gotiche granite sulla foglia d’oro del fondo, con le figure dell’Angelo e della Vergine Annunciata. Il gesto benedicente di Gesù, rivolto a Santa Chiara, ne comproverebbe la destinazione alla comunità di clarisse.

Il patrimonio iconografico francescano e le opere d’arte provenienti dalle chiese francescane di Rimini e dintorni custodite presso il Museo della Città fanno da importante corollario alla mostra tematica, a testimonianza del forte legame tra il territorio e la presenza francescana; con opere di artisti illustri, tra quali il Guercino e Cagnacci.

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