Il premier italiano non ritiene così grave la situazione economica del nostro paese, soprattutto in ottica Unione Europea


 Il premier, ieri ospite all’assemblea generale dell’Onu, intervistato dal famoso anchorman della Pbs, Charlie Rose, ha discusso lungamente della situazione italiana e degli sviluppi che il governo provvisorio ha prodotto, individuando il punto di forza della manovra nella “non politicità” delle intenzioni e soprattutto dei ruoli. È fondamentale, secondo il premier, non essere di intralcio all’economia europea, che vede già al suo interno diverse fratture da sanare. Infatti ha ribadito che, nonostante la crisi, l’Italia resta comunque la terza economia nell’Eurozona e questo bronzo è senza dubbio una grande nota di merito per la penisola.

Il risanamento, che per molti italiani è stato impercettibile, se non addirittura deleterio, c’è stato, assicura Monti, ma la necessità di una “cura intensiva” prevedeva una serie di controindicazioni direttamente proporzionali alla gravità della malattia. Servirà tempo per guarire, ma queste misure di austerity faranno in modo che con il tempo la situazione, che a novembre 2011 era molto diversa e molto più critica, si evolva in positivo.

L’Italia non è un Paese “ingovernabile”, continua Monti, ma è un Paese che necessita di un binomio fondamentale: governo e governance. É della governance, infatti, che il professore si è occupato in questi mesi, guardando all’Italia come ad una grande impresa da salvare dall’irrimediabile fallimento.

Inoltre aggiunge che, al termine del suo mandato (probabilmente ad aprile), non si ricandiderà: a carica terminata, la fiducia degli italiani dovrà essere riposta nei partiti politici che, in base al voto, saranno chiamati a decidere quali saranno le sorti che attendono l’Italia.

L’economista, che ha anche parlato dei Paesi più a rischio dell’Unione Europea, non ha esitato a spendere due parole anche sulla Grecia, che, ha assicurato, resterà nell’Euro, manifestando una grande fiducia nei confronti degli sforzi messi in campo dal paese ellenico per tenere fede agli impegni presi.