Il patriarca maronita Beshara Rai ha chiesto che l'Onu produca una risoluzione che proibisca le offese alle religioni.
Radio Vaticana - La proposta del patriarca è avvenuta oggi, all'inizio di un incontro islamo-cristiano a Bkerke, nella sua residenza. L'incontro - riferisce l'agenzia AsiaNews - è avvenuto a porte chiuse. Prima del raduno, riferendosi al film anti-islam, che ha scatenato molte dimostrazioni e violenze nel mondo, il capo della Chiesa maronita ha detto che il film è offensivo non solo verso i musulmani e il profeta, ma anche verso i cristiani e ogni religione". "Non ci accontentiamo - ha aggiunto - di condannarlo. Chiediamo alla comunità internazionale di emettere una risoluzione Onu che proibisca la denigrazione delle religioni". Il 13 settembre scorso il patriarca aveva già condannato con parole simili il film blasfemo su Maometto. "Questo film - aveva detto - offende tutti noi. Le Nazioni Unite e la comunità internazionale dovrebbero prendere una posizione molto ferma riguardo a questo tipo di reati". L'incontro di Bkerke è avvenuto su richiesta del Gran Mutfi sunnita del Libano, sheikh Mohammad Rashid Qabbani, per discutere degli attacchi contro l'islam. Nel raduno di oggi vi è anche la difficile situazione economica libanese, come anche l'Esortazione apostolica di Benedetto XVI "Ecclesia in Medio Oriente", che il Pontefice ha diffuso durante il suo recente viaggio nel Paese dei cedri. Il Papa è stato ricevuto molto bene da tutti i leader musulmani del Libano, che a più riprese hanno sottolineato l'importanza della convivenza fra cristiani e musulmani e il valore del "modello Libano". Le stesse tematiche sono contenute nell'Esortazione apostolica. È da tempo che il patriarca Rai lancia messaggi preoccupanti sulla situazione economica del Paese, accusando anche il governo libanese di "silenzio". "La situazione economica del Paese - ha detto oggi - è insostenibile... Dobbiamo mettere fine a questo deterioramento perché se crolla l'economia, crolla tutto". (R.P.)
Radio Vaticana - La proposta del patriarca è avvenuta oggi, all'inizio di un incontro islamo-cristiano a Bkerke, nella sua residenza. L'incontro - riferisce l'agenzia AsiaNews - è avvenuto a porte chiuse. Prima del raduno, riferendosi al film anti-islam, che ha scatenato molte dimostrazioni e violenze nel mondo, il capo della Chiesa maronita ha detto che il film è offensivo non solo verso i musulmani e il profeta, ma anche verso i cristiani e ogni religione". "Non ci accontentiamo - ha aggiunto - di condannarlo. Chiediamo alla comunità internazionale di emettere una risoluzione Onu che proibisca la denigrazione delle religioni". Il 13 settembre scorso il patriarca aveva già condannato con parole simili il film blasfemo su Maometto. "Questo film - aveva detto - offende tutti noi. Le Nazioni Unite e la comunità internazionale dovrebbero prendere una posizione molto ferma riguardo a questo tipo di reati". L'incontro di Bkerke è avvenuto su richiesta del Gran Mutfi sunnita del Libano, sheikh Mohammad Rashid Qabbani, per discutere degli attacchi contro l'islam. Nel raduno di oggi vi è anche la difficile situazione economica libanese, come anche l'Esortazione apostolica di Benedetto XVI "Ecclesia in Medio Oriente", che il Pontefice ha diffuso durante il suo recente viaggio nel Paese dei cedri. Il Papa è stato ricevuto molto bene da tutti i leader musulmani del Libano, che a più riprese hanno sottolineato l'importanza della convivenza fra cristiani e musulmani e il valore del "modello Libano". Le stesse tematiche sono contenute nell'Esortazione apostolica. È da tempo che il patriarca Rai lancia messaggi preoccupanti sulla situazione economica del Paese, accusando anche il governo libanese di "silenzio". "La situazione economica del Paese - ha detto oggi - è insostenibile... Dobbiamo mettere fine a questo deterioramento perché se crolla l'economia, crolla tutto". (R.P.)
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