martedì, settembre 25, 2012
Gli alti comandi militari hanno nominato due ufficiali alla testa di due milizie nell’est del paese, nell’ambito della campagna volta a ripristinare il controllo sulla nebulosa di gruppi armati sorti durante e dopo la guerra civile che ha portato alla caduta di Muammar Gheddafi, nel febbraio 2011.

Misna - Nei lungi mesi passati tra l’abbattimento dell’ex regime e la creazione di nuove istituzioni ed autorità amministrative, il governo aveva ‘appaltato’ la sicurezza e il controllo di alcuni territori alle milizie locali. Il Colonnello Ali al Sheikhi, portavoce delle forze armate ha annunciato alla stampa che i capi della Brigata Rafallah Sahati e 17 febbraio sono stati “sostituiti” con ufficiali dell’esercito. Negli ultimi mesi, in diverse parti del paese, cittadini hanno accusato le milizie filogovernative di bullismo, abuso di potere e persino di gestire carceri ‘indipendenti’ e tenere processi somari contro persone accusate di sostegno al vecchio regime. Venerdì scorso in migliaia erano scesi in piazza a Benghazi, considerata la culla della rivolta contro Gheddafi, per protestare contro le milizie. Uomini della brigata Sahati avevano aperto il fuoco sulla folla uccidendo 12 persone.

Il presidente Mohamed el Megarif ha ordinato alle milizie di sciogliersi o accettare un cambio di vertice, con un militare alla guida del gruppo, ma analisti e osservatori dubitano che l’attuale esecutivo sia abbastanza forte per riuscire ad imporsi su alcuni gruppi più potenti, in particolare quelli islamisti.

A margine dell’Assemblea in corso al palazzo di vetro, al Megarif ha ribadito che la Libia non costituirà un “fardello” per la comunità internazionale. Durante un incontro bilaterale con il Segretario di Stato americano Hillary Clinton, il presidente libico ha rinnovato le condoglianze per la morte dell’ambasciatore Chris Stevens e altri tre membri dello staff diplomatico e sottolineato che quanto successo l’11 settembre a Bengasi “non esprime in alcun modo la coscienza del popolo libico, le sue aspirazioni, le sue speranze e i suoi sentimenti verso il popolo americano”.

Sono presenti 0 commenti

Inserisci un commento

Gentile lettore, i commenti contententi un linguaggio scorretto e offensivo verranno rimossi.



___________________________________________________________________________________________
Testata giornalistica iscritta al n. 5/11 del Registro della Stampa del Tribunale di Pisa
Proprietario ed Editore: Fabio Gioffrè
Sede della Direzione: via Socci 15, Pisa