Il messaggio di Ban Ki-moon, segretario generale dell'ONU
Radio Vaticana - “Le democrazie non nascono in un giorno o attraverso una o due azioni. Al contrario, esse richiedono un lavoro incessante. Tuttavia, una volta avviate, esse segnano un punto di non ritorno”. Con queste parole il Segretario Generale dell’Onu, Ban Ki-moon, introduce l'odierna Giornata Mondiale della Democrazia, che si celebra ogni anno il 15 settembre. Il tema di quest’anno è “educare alla democrazia”, aspetto fondamentale perché i cittadini comprendano a pieno i propri diritti e le proprie responsabilità, perché possano arrivare al rispetto dei diritti umani, ad avere voce in capitolo nelle scelte che riguardano il proprio futuro, ma anche, giustizia e un equo accesso al potere politico, tutto ciò al quale i popoli aspirano. E per raggiungere questo, sottolinea il Segretario Generale, “occorre promuovere il pluralismo e tutelare i diritti e le opportunità delle minoranze e dei più vulnerabili”, imparando a vedere la diversità “come un punto di forza”. Per questo il dialogo inclusivo è cruciale. Un occhio di riguardo poi va rivolto alle donne che sono state al centro dei tanti movimenti fondamentali nei processi democratici e che, quindi, “devono essere al centro degli sforzi volti a costruire le future democrazie”. Altro aspetto centrale per lo sviluppo di un vero corso democratico è rappresentato dalla capacità di intervenire soprattutto a livello locale, sviluppando cioè la cooperazione tra gli esperti, formando una vera e propria cultura della partecipazione civica. “Nel celebrare questa Giornata Internazionale della Democrazia – si legge in conclusione del messaggio di Ban Ki-moon – invito a utilizzare tutta la nostra creatività per far progredire questa missione, rendere l’educazione alla democrazia accessibile a tutti e, in particolare, a quelle società in transizione che più ne hanno bisogno”.
Radio Vaticana - “Le democrazie non nascono in un giorno o attraverso una o due azioni. Al contrario, esse richiedono un lavoro incessante. Tuttavia, una volta avviate, esse segnano un punto di non ritorno”. Con queste parole il Segretario Generale dell’Onu, Ban Ki-moon, introduce l'odierna Giornata Mondiale della Democrazia, che si celebra ogni anno il 15 settembre. Il tema di quest’anno è “educare alla democrazia”, aspetto fondamentale perché i cittadini comprendano a pieno i propri diritti e le proprie responsabilità, perché possano arrivare al rispetto dei diritti umani, ad avere voce in capitolo nelle scelte che riguardano il proprio futuro, ma anche, giustizia e un equo accesso al potere politico, tutto ciò al quale i popoli aspirano. E per raggiungere questo, sottolinea il Segretario Generale, “occorre promuovere il pluralismo e tutelare i diritti e le opportunità delle minoranze e dei più vulnerabili”, imparando a vedere la diversità “come un punto di forza”. Per questo il dialogo inclusivo è cruciale. Un occhio di riguardo poi va rivolto alle donne che sono state al centro dei tanti movimenti fondamentali nei processi democratici e che, quindi, “devono essere al centro degli sforzi volti a costruire le future democrazie”. Altro aspetto centrale per lo sviluppo di un vero corso democratico è rappresentato dalla capacità di intervenire soprattutto a livello locale, sviluppando cioè la cooperazione tra gli esperti, formando una vera e propria cultura della partecipazione civica. “Nel celebrare questa Giornata Internazionale della Democrazia – si legge in conclusione del messaggio di Ban Ki-moon – invito a utilizzare tutta la nostra creatività per far progredire questa missione, rendere l’educazione alla democrazia accessibile a tutti e, in particolare, a quelle società in transizione che più ne hanno bisogno”.
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