mercoledì, settembre 05, 2012
Nel XXI secolo sopravvive ancora questo retaggio di colonialismo che non prevede l’iscrizione dei nascituri all’anagrafe.

Agenzia Fides - Nascono, vivono, muoiono ma non risulta che siano mai esistiti: oltre la metà dei bambini africani ancora non viene iscritta all’anagrafe al momento della nascita e di conseguenza rimane priva di ogni diritto, risultando cittadino “inesistente”. E’ emerso nella II Conferenza sul Registro Civile, in corso a Durban, in Sudafrica, organizzata dal Fondo per l’Infanzia delle Nazioni Unite (UNICEF). Secondo i calcoli fatti, in una zona rurale povera, dove la gente vive con meno di 1 dollaro al giorno, un residente dovrebbe pagare 25 dollari per registrare la nascita del proprio figlio in un centro urbano e ottenere il certificato. Nel XXI secolo sopravvive ancora questo retaggio di colonialismo che non prevede l’iscrizione dei nascituri all’anagrafe. Tra gli altri rischi di questa grave mancanza, nel caso in cui i minorenni siano arrestati, vengono trattati secondo le leggi applicate per gli adulti, visto che non esistono documenti che certificano la loro età. Il fenomeno è stato rilevato come particolarmente grave in Somalia, Sud Sudan e Uganda.

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