Ci sono tre giornalisti tra le vittime accertate del doppio attentato suicida messo a segno ieri sera davanti al Village Café, nel centro di Mogadiscio, noto luogo di ritrovo per politici e giornalisti della capitale.
Misna - Lo riferiscono i mezzi di informazione somali secondo cui i tre giornalisti uccisi sono Liiban Ali Nur, direttore della tv nazionale somala, Abdisatar Dahir, dell’emittente Radio Mogadiscio e Abdirahman Yasin, di Voce della democrazia. Il bilancio complessivo dell’attacco è salito inoltre a 14 morti e oltre 20 feriti, tra cui altri giornalisti delle emittenti radio indipendenti Kilmiye e Vod : si tratta dell’azione più violenta dall’insediamento del nuovo presidente Sheikh Hassan Mohamud lo scorso 12 settembre.
Aperto da alcuni cittadini somali tornati dall’Inghilterra, il Village cafè è considerato uno dei simboli della ‘rinascita’ di Mogadiscio e parte delle strutture di recente costruzione dopo il ritiro degli insorti Al Shabaab dalla città in cui è stata ripristinata una relativa calma, intervallata da attacchi e attentanti sporadici.
L’azione – che sembra aver avuto come obiettivo centrale, ancora una volta, la stampa indipendente – porta a 12 il numero dei giornalisti uccisi nel paese dall’inizio dell’anno.
Misna - Lo riferiscono i mezzi di informazione somali secondo cui i tre giornalisti uccisi sono Liiban Ali Nur, direttore della tv nazionale somala, Abdisatar Dahir, dell’emittente Radio Mogadiscio e Abdirahman Yasin, di Voce della democrazia. Il bilancio complessivo dell’attacco è salito inoltre a 14 morti e oltre 20 feriti, tra cui altri giornalisti delle emittenti radio indipendenti Kilmiye e Vod : si tratta dell’azione più violenta dall’insediamento del nuovo presidente Sheikh Hassan Mohamud lo scorso 12 settembre.
Aperto da alcuni cittadini somali tornati dall’Inghilterra, il Village cafè è considerato uno dei simboli della ‘rinascita’ di Mogadiscio e parte delle strutture di recente costruzione dopo il ritiro degli insorti Al Shabaab dalla città in cui è stata ripristinata una relativa calma, intervallata da attacchi e attentanti sporadici.
L’azione – che sembra aver avuto come obiettivo centrale, ancora una volta, la stampa indipendente – porta a 12 il numero dei giornalisti uccisi nel paese dall’inizio dell’anno.
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