Nel nuovo libro dal titolo “Credo. Commento al Simbolo degli Apostoli”, da poco edito dalle Paoline, Remo Lupi ci introduce con chiarezza e originalità alla comprensione dell’antico Credo apostolico
Il Credo è la sintesi delle verità di fede che, come comunità cristiana, accettiamo e professiamo. Esso è detto anche Simbolo (in greco Symbolon è la metà di un oggetto spezzato, come un sigillo, dal quale è possibile risalire all’identità del soggetto mediante il confronto con l’altra metà), perché rappresenta la carta d’identità del cristiano, il suo segno distintivo. Accettando con il cuore quelle verità che sono indicate nel Credo, infatti, il battezzato può dirsi pienamente inserito in quella comunità di fede che è la Chiesa. E’ la professione di fede ad assicurare quella congruenza tra la “fides qua” e la “fides quae", cioè tra l’atto soggettivo del credere e i contenuti della dottrina cristiana, senza la quale il popolo di Dio neppure esisterebbe. Da qui l’importanza di tornare continuamente alla considerazione dei contenuti della fede, quali dalla Chiesa ci sono proposti e illustrati, al fine di verificare la serietà e il grado di progressione del nostro cammino personale. Cosa che Benedetto XVI ci esorta a fare con particolare attenzione in quest’Anno della fede (11 ottobre 2012 - 24 novembre 2013), che ha voluto indire con la lettera apostolica in forma di motu proprio “Porta fidei”.
In questo piccolo, ma prezioso sussidio pubblicato dalle Edizioni Paoline, Remo Lupi (frate cappuccino autore di diverse pubblicazioni di argomento religioso) ci restituisce tutta la bellezza dell’antico Credo apostolico, commentandone i singoli articoli in modo brillante e originale. Il Simbolo degli apostoli deriva la sua autorevolezza dall’essere stato adottato fin da subito come Credo battesimale della Chiesa di Roma e costituisce la trama del più corposo e teologicamente elaborato Credo niceno-costantinopolitano (risultato dall’opera dei due grandi Concili Ecumenici del IV secolo) che viene recitato ogni domenica a messa.
L’autore dedica un capitolo per ciascuno dei dodici articoli di fede di cui il Credo apostolico si compone (non a caso 12 come il numero degli apostoli). Ciascun capitolo è introdotto da alcuni versetti biblici che ci riportano immediatamente al mistero corrispondente all’articolo di fede enunciato. Segue una sezione esplicativa, dal titolo “Il segno della presenza”, in cui attraverso un linguaggio piano e fitto di richiami biblici viene esposto il senso dell’articolo di fede di volta in volta esaminato. Il capitolo è poi arricchito da un’ulteriore sezione, “La sapienza del Concilio”, recante un breve brano tratto dai più significativi documenti del Concilio Vaticano II, e dal ricordo di un testimone che ha messo in pratica la vita con la fede. Dal catechismo degli adulti sono poi tratte alcune domande per il discernimento personale e un’immagine aiuta a riflettere sul singolo mistero di fede. Ogni capitolo si chiude infine con un salmo per far diventare preghiera quanto si è contemplato.
Nell’originalità dell’impostazione generale, il libro di Remo Lupi si rivela un utile strumento non solo per coloro i quali sono impegnati nel delicato compito della catechesi, ma anche per quanti volessero riprendere in mano il Credo in quest’anno speciale dedicato dal papa alla riscoperta dei contenuti basilari su cui poggia tutta la nostra fede, individuale e comunitaria.
di Bartolo Salone
Il Credo è la sintesi delle verità di fede che, come comunità cristiana, accettiamo e professiamo. Esso è detto anche Simbolo (in greco Symbolon è la metà di un oggetto spezzato, come un sigillo, dal quale è possibile risalire all’identità del soggetto mediante il confronto con l’altra metà), perché rappresenta la carta d’identità del cristiano, il suo segno distintivo. Accettando con il cuore quelle verità che sono indicate nel Credo, infatti, il battezzato può dirsi pienamente inserito in quella comunità di fede che è la Chiesa. E’ la professione di fede ad assicurare quella congruenza tra la “fides qua” e la “fides quae", cioè tra l’atto soggettivo del credere e i contenuti della dottrina cristiana, senza la quale il popolo di Dio neppure esisterebbe. Da qui l’importanza di tornare continuamente alla considerazione dei contenuti della fede, quali dalla Chiesa ci sono proposti e illustrati, al fine di verificare la serietà e il grado di progressione del nostro cammino personale. Cosa che Benedetto XVI ci esorta a fare con particolare attenzione in quest’Anno della fede (11 ottobre 2012 - 24 novembre 2013), che ha voluto indire con la lettera apostolica in forma di motu proprio “Porta fidei”.
In questo piccolo, ma prezioso sussidio pubblicato dalle Edizioni Paoline, Remo Lupi (frate cappuccino autore di diverse pubblicazioni di argomento religioso) ci restituisce tutta la bellezza dell’antico Credo apostolico, commentandone i singoli articoli in modo brillante e originale. Il Simbolo degli apostoli deriva la sua autorevolezza dall’essere stato adottato fin da subito come Credo battesimale della Chiesa di Roma e costituisce la trama del più corposo e teologicamente elaborato Credo niceno-costantinopolitano (risultato dall’opera dei due grandi Concili Ecumenici del IV secolo) che viene recitato ogni domenica a messa.
L’autore dedica un capitolo per ciascuno dei dodici articoli di fede di cui il Credo apostolico si compone (non a caso 12 come il numero degli apostoli). Ciascun capitolo è introdotto da alcuni versetti biblici che ci riportano immediatamente al mistero corrispondente all’articolo di fede enunciato. Segue una sezione esplicativa, dal titolo “Il segno della presenza”, in cui attraverso un linguaggio piano e fitto di richiami biblici viene esposto il senso dell’articolo di fede di volta in volta esaminato. Il capitolo è poi arricchito da un’ulteriore sezione, “La sapienza del Concilio”, recante un breve brano tratto dai più significativi documenti del Concilio Vaticano II, e dal ricordo di un testimone che ha messo in pratica la vita con la fede. Dal catechismo degli adulti sono poi tratte alcune domande per il discernimento personale e un’immagine aiuta a riflettere sul singolo mistero di fede. Ogni capitolo si chiude infine con un salmo per far diventare preghiera quanto si è contemplato.
Nell’originalità dell’impostazione generale, il libro di Remo Lupi si rivela un utile strumento non solo per coloro i quali sono impegnati nel delicato compito della catechesi, ma anche per quanti volessero riprendere in mano il Credo in quest’anno speciale dedicato dal papa alla riscoperta dei contenuti basilari su cui poggia tutta la nostra fede, individuale e comunitaria.
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