giovedì, ottobre 18, 2012
«Alle amministrazioni si chiede di decidere» 

GreenReport - Relativamente alle interpretazioni che sono state date su una norma del "Ddl Semplificazioni", quella sull'abolizione del silenzio-rifiuto dell'amministrazione in materia edilizia, in una nota del dicastero, il ministro dell'Ambiente Corrado Clini (nella foto) ha dichiarato: «In quella norma non c'è nessun condono, nessuno sconto, nessun attacco all'ambiente, nessuna porta aperta alla speculazione sui territori protetti e di pregio. Il governo ha confermato un principio del diritto e ha risolto una distorsione.

Perché un cittadino che fa una domanda a un'amministrazione pubblica ha il diritto di avere una risposta, positiva o negativa che sia. Se si chiede un intervento vietato dalle norme vigenti quella domanda non va ignorata o messa in un cassetto, ma va rifiutata esplicitamente ed in tempi ragionevolmente brevi.

Il silenzio-rifiuto al contrario de-responsabilizza l'amministrazione pubblica e consente di non rispondere alle domande dei cittadini. E l'inerzia delle amministrazioni è stata troppo spesso un alibi per l'abusivismo».

Un principio più che giusto, quello che le amministrazioni pubbliche debbano rispondere quando viene loro domandato. Ma se non riescono, verrà deciso comunque di costruire, quando prima questo silenzio sarebbe stato interpretato come un rifiuto? Sarebbe doveroso che il ministro Clini esprimesse una posizione altrettanto chiara anche su questo punto.

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