lunedì, ottobre 15, 2012
Liu Futang, ecologista, rischia da due a cinque anni di carcere. Sotto accusa sono le donazioni ricevuto da alcune associazioni ambientaliste. Nei mesi scorsi l'uomo aveva diffuso gratis 18mila copie di un libro-inchiesta contro l'inquinamento dei colossi industriali cinesi.

Asianews - Le autorità dell'Hainan (Cina meridionale) hanno posto sotto processo Liu Futang, ambientalista di 63 anni, per un presunto "commercio illegale" di una sua pubblicazione contro l'inquinamento causato dalle aziende governative. Arrestato in luglio, Liu, rischia dai due ai cinque anni di carcere. Ieri, l'attivista ha respinto le accuse, sottolineando che le 18mila copie del libro- stampato a proprie spese con un costo di 464mila yuan (57mila euro) - sono state quasi tutte donate ad associazioni per la difesa dell'ambiente. Tuttavia le autorità hanno giudicato illegali le donazioni per 78mila yuan - circa 9.600 euro - ricevute da Liu e la vendita di 14 copie del libro su un sito internet.

Zhou Ze, avvocato dell'attivista, sostiene che le accuse sono infondate perché Liu non avrebbe stampato i libri con l'intento di realizzare un profitto. Per la difesa il comportamento della corte "è una rappresaglia dei governi locali e degli industriali" contro Liu, che nel suo libro accusa diverse compagnie di aver distrutto foreste secolari e messo in pericolo la vita di migliaia di persone.

Famoso nel Paese per la sua battaglia contro l'inquinamento indiscriminato delle industrie cinesi, Liu Futang è stato premiato in più occasioni per le sue campagne ambientaliste diffuse attraverso internet. Sul suo blog, l'attivista ha raccontato le numerose contestazioni contro la China Guodian, una delle più importanti società energetiche della Cina, ignorate dai media di Stato. Il suo caso è balzato agli occhi delle autorità, dopo l'organizzazione di una grande protesta contro una centrale a carbone nella città di Yinggehai (Hainan.)

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