Bersani: “Risultati storici”. Alfano: “ Il centrodestra diviso ha fatto vincere il partito democratico”
Le elezioni per il rinnovamento del presidente della regione Sicilia e dei componenti dell’Ars (Assemblea Regionale Siciliana) si sono concluse ieri sera alle 23. E di rinnovamento vero e proprio si è trattato, nonostante il record di astensioni: l e 5038 sezioni, infatti, hanno decretato che il nuovo governatore della Sicilia, a dispetto di tutte le previsioni, è il candidato del Pd e Udc Rosario Crocetta, che vince le elezioni con il 30,8% dei consensi e batte Nello Musumeci del Pdl, che ottiene invece il 24,8%. Giancarlo Cancelleri, candidato del Movimento 5 Stelle, ottiene il 18%, ma il suo partito, il M5s, risulta essere il primo partito dell’isola con il 14,9 dei consensi. A seguire Gianfranco Micciché di Grande Sud e Fli (15,4%) e Giovanna Marano di Sel e Idv (6%), mentre superano di poco l’un per cento Mariano Ferro (Popolo dei forconi), Cateno De Luca (Rivoluzione siciliana), Gaspare Sturzo (Sturzo presidente). Pochi voti, infine, per Giacomo Di Leo (Pcl) e Lucia Pinsone (Voi).
L’astensione, che ha raggiunto cifre da record, si staglia al 47,42% degli aventi diritto, pari a 2.203.885 elettori. Nel 2008 il 66% degli aventi diritto si era presentato alle urne, ma c’era un giorno in più a disposizione per votare. Nel 2001, però, quando si votò solo di domenica, si registrò una partecipazione superiore al 50%. La provincia che vanta la partecipazione più alta è Messina, quella più bassa è Caltanissetta. Per quanto riguarda i comuni, l’affluenza più alta si è registrata a Maniace (Catania) e la più bassa ad Acquaviva Platani (Caltanissetta). I dati sull’astesione conducono a riflettere ancora sulla disaffezione della gente verso la politica.
Ora in Sicilia bisogna pensare ai nuovi equilibri equilibri politici, che attualmente sono instabili. Crocetta, infatti, dovrà cercare alleanze perla buona governabilità dell’Ars: lui potrà contare su 39 consiglieri (14 Pd, 11 Udc, 5 lista Crocetta e 9 del listino, compreso il presidente) e quindi ha bisogno almeno di altri 7 per raggiungere la maggioranza di 46 su 90. Crocetta potrebbe scegliere di allearsi con il M5s, ma i rappresentati di questo partito hanno già affermato che non vogliono far parte di maggioranze di governo. E allora Crocetta, per evitare “inciuci allargati”, potrebbe decidere di allearsi con il Partito dei Siciliani (ex Mpa), il movimento fondato da Raffaele Lombardo.
di Chiara Bartoli
Le elezioni per il rinnovamento del presidente della regione Sicilia e dei componenti dell’Ars (Assemblea Regionale Siciliana) si sono concluse ieri sera alle 23. E di rinnovamento vero e proprio si è trattato, nonostante il record di astensioni: l e 5038 sezioni, infatti, hanno decretato che il nuovo governatore della Sicilia, a dispetto di tutte le previsioni, è il candidato del Pd e Udc Rosario Crocetta, che vince le elezioni con il 30,8% dei consensi e batte Nello Musumeci del Pdl, che ottiene invece il 24,8%. Giancarlo Cancelleri, candidato del Movimento 5 Stelle, ottiene il 18%, ma il suo partito, il M5s, risulta essere il primo partito dell’isola con il 14,9 dei consensi. A seguire Gianfranco Micciché di Grande Sud e Fli (15,4%) e Giovanna Marano di Sel e Idv (6%), mentre superano di poco l’un per cento Mariano Ferro (Popolo dei forconi), Cateno De Luca (Rivoluzione siciliana), Gaspare Sturzo (Sturzo presidente). Pochi voti, infine, per Giacomo Di Leo (Pcl) e Lucia Pinsone (Voi).
L’astensione, che ha raggiunto cifre da record, si staglia al 47,42% degli aventi diritto, pari a 2.203.885 elettori. Nel 2008 il 66% degli aventi diritto si era presentato alle urne, ma c’era un giorno in più a disposizione per votare. Nel 2001, però, quando si votò solo di domenica, si registrò una partecipazione superiore al 50%. La provincia che vanta la partecipazione più alta è Messina, quella più bassa è Caltanissetta. Per quanto riguarda i comuni, l’affluenza più alta si è registrata a Maniace (Catania) e la più bassa ad Acquaviva Platani (Caltanissetta). I dati sull’astesione conducono a riflettere ancora sulla disaffezione della gente verso la politica.
Ora in Sicilia bisogna pensare ai nuovi equilibri equilibri politici, che attualmente sono instabili. Crocetta, infatti, dovrà cercare alleanze perla buona governabilità dell’Ars: lui potrà contare su 39 consiglieri (14 Pd, 11 Udc, 5 lista Crocetta e 9 del listino, compreso il presidente) e quindi ha bisogno almeno di altri 7 per raggiungere la maggioranza di 46 su 90. Crocetta potrebbe scegliere di allearsi con il M5s, ma i rappresentati di questo partito hanno già affermato che non vogliono far parte di maggioranze di governo. E allora Crocetta, per evitare “inciuci allargati”, potrebbe decidere di allearsi con il Partito dei Siciliani (ex Mpa), il movimento fondato da Raffaele Lombardo.
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