E’ potuto ripartire oggi da Ankara un aereo passeggeri siriano costretto da due velivoli militari ad atterrare ieri in Turchia.
Misna - Lo riferiscono i media turchi secondo cui le autorità locali hanno sequestrato alcuni pacchi contenenti attrezzature utilizzabili a fini militari. L’aereo era decollato da Mosca ed era diretto a Damasco: non è ancora chiaro dove sia stato intercettato, a bordo si trovavano 37 persone. Secondo il quotidiano Hurriyet, i pacchi sequestrati sono 12 e contengono apparecchiature per le comunicazioni. Il fatto si inserisce nella sequela di rappresaglie che dalla scorsa settimana hanno reso ancor più incandescenti le relazioni tra Turchia e Siria. Da entrambi i lati del confine sono partiti a più riprese colpi di artiglieria e nei giorni scorsi il parlamento di Ankara ha autorizzato l’esercito a incursioni frontaliere “se necessario”.
Apparentemente scollegato dalle ultime vicende è il rinvio di un viaggio in Turchia del presidente russo Vladimir Putin. Il capo di Stato russo avrebbe dovuto recarsi ad Ankara il 14 e 15 ottobre, ma la visita è stata rinviata al prossimo mese. Secondo fonti diplomatiche turche il rinvio è dovuto alla fitta agenda di Putin, ma diversi media turchi hanno sostenuto che la crisi siriana e le ultime vicende hanno avuto un suo peso nella decisione presa da Putin.
Misna - Lo riferiscono i media turchi secondo cui le autorità locali hanno sequestrato alcuni pacchi contenenti attrezzature utilizzabili a fini militari. L’aereo era decollato da Mosca ed era diretto a Damasco: non è ancora chiaro dove sia stato intercettato, a bordo si trovavano 37 persone. Secondo il quotidiano Hurriyet, i pacchi sequestrati sono 12 e contengono apparecchiature per le comunicazioni. Il fatto si inserisce nella sequela di rappresaglie che dalla scorsa settimana hanno reso ancor più incandescenti le relazioni tra Turchia e Siria. Da entrambi i lati del confine sono partiti a più riprese colpi di artiglieria e nei giorni scorsi il parlamento di Ankara ha autorizzato l’esercito a incursioni frontaliere “se necessario”.
Apparentemente scollegato dalle ultime vicende è il rinvio di un viaggio in Turchia del presidente russo Vladimir Putin. Il capo di Stato russo avrebbe dovuto recarsi ad Ankara il 14 e 15 ottobre, ma la visita è stata rinviata al prossimo mese. Secondo fonti diplomatiche turche il rinvio è dovuto alla fitta agenda di Putin, ma diversi media turchi hanno sostenuto che la crisi siriana e le ultime vicende hanno avuto un suo peso nella decisione presa da Putin.
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