Finalmente qualcosa di nuovo (o di antico?) sotto il sole...
Finalmente è nato! Finalmente ce l’abbiamo! Dopo lunga e sofferta gestazione è nato il nuovo partito che si appresta ad affrontare con determinazione l’appuntamento al voto ormai vicino. Il logo che lo identificherà sulla scheda elettorale sarà la verde immagine della Gramigna infestans, erba che predilige terreni di sottobosco e sottomano e attecchisce ad hoc quando adeguatamente innaffiata con rivoli di denaro. Dopo tante rose nel pugno, ulivi rinsecchiti dalla siccità parlamentare e quant’altro di floreale pescato nell’orto botanico (leggi bottanico) della serra Italia, finalmente una sigla che parla chiaro: I.D.L. (Italia dei Ladroni).
Il suo inno è stato appositamente composto dalla premiata “Bassotti Band” di Roma e sarà presto diffuso nelle aule dei tribunali nazionali all’entrata dei deputati e senatori che si saranno dimostrati troppo onesti e morigerati. Il gruppo dirigente dell’ I.d.L. sarà ovviamente composto da tesorieri di partito transfughi da altre formazioni politiche, vari portaborse piene di danaro illecito e una manica di farabutti di cui ora si sono svelate le turpi sembianze. Ovviamente sarà una formazione politica d’opposizione ai buoni governi che forse, e qui il dubbio è d’obbligo, saranno chiamati a traghettare l’Italia in lidi più sicuri senza intascarsi un “ghello” che non sia di loro spettanza.
Che facciamo? Auguriamo tutto il bene possibile al novello partito? Certamente, ma a condizione che i suoi “eletti” non posino i loro grassi deretani negli scranni del parlamento bensì sulle dure e nude assi delle patrie galere. Naturalmente senza ostriche e champagne per cena ma solo qualche tozzo di pane magari raffermo e acqua di fonte. Possibilmente con aggiunta di qualche goccia salutare del noto guttalax!
di Silvio Foini
Finalmente è nato! Finalmente ce l’abbiamo! Dopo lunga e sofferta gestazione è nato il nuovo partito che si appresta ad affrontare con determinazione l’appuntamento al voto ormai vicino. Il logo che lo identificherà sulla scheda elettorale sarà la verde immagine della Gramigna infestans, erba che predilige terreni di sottobosco e sottomano e attecchisce ad hoc quando adeguatamente innaffiata con rivoli di denaro. Dopo tante rose nel pugno, ulivi rinsecchiti dalla siccità parlamentare e quant’altro di floreale pescato nell’orto botanico (leggi bottanico) della serra Italia, finalmente una sigla che parla chiaro: I.D.L. (Italia dei Ladroni).
Il suo inno è stato appositamente composto dalla premiata “Bassotti Band” di Roma e sarà presto diffuso nelle aule dei tribunali nazionali all’entrata dei deputati e senatori che si saranno dimostrati troppo onesti e morigerati. Il gruppo dirigente dell’ I.d.L. sarà ovviamente composto da tesorieri di partito transfughi da altre formazioni politiche, vari portaborse piene di danaro illecito e una manica di farabutti di cui ora si sono svelate le turpi sembianze. Ovviamente sarà una formazione politica d’opposizione ai buoni governi che forse, e qui il dubbio è d’obbligo, saranno chiamati a traghettare l’Italia in lidi più sicuri senza intascarsi un “ghello” che non sia di loro spettanza.
Che facciamo? Auguriamo tutto il bene possibile al novello partito? Certamente, ma a condizione che i suoi “eletti” non posino i loro grassi deretani negli scranni del parlamento bensì sulle dure e nude assi delle patrie galere. Naturalmente senza ostriche e champagne per cena ma solo qualche tozzo di pane magari raffermo e acqua di fonte. Possibilmente con aggiunta di qualche goccia salutare del noto guttalax!
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Sono presenti 5 commenti
Maurizio Crozza sta facendo scuola. Bravissimo il vostro. A volte addirittura meglio.
geniale, divertente e sfottente. Così si scrivono questi articoli sui farabutti di casa nostra. Bravo.
Sei davvero geniale!! Meriti un posto in prima fila accanto a Crozza a cui hai strappato lo scettro di bravura.Tuttavia speriamo che il partito di cui sopra non decolli,speriamo di aver toccato il fondo e quindi risalire .
Molto divertente......quanta verità nascondono queste parole!!!
Bravo....facci ridere che al governo sanno già come farci piangere...
Bravissimo Silvio, oltre a tanta comicità in te c'è tantissimo coraggio;il tuo sarebbe un ottimo slogan per le prossime campagne elettorali. Ciaooooo - Armando
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