L’Assemblea costituente dell’Egitto ha approvato nella notte un progetto di Carta fondamentale che fa dei principi della “sharia” la base della legislazione.
Misna - Poche ore prima, in un’intervista, il presidente Mohammed Morsi aveva sottolineato il carattere provvisorio di alcune sue controverse disposizioni costituzionali. A notte inoltrata l’Assemblea ha completato l’approvazione dei 234 articoli di un progetto di Costituzione che dovrà ora essere sottoposto a referendum. Uno dei punti più discussi è il ruolo della legge islamica in un paese dove vivono diverse minoranze religiose. Il testo è stato licenziato nonostante il boicottaggio di un parte significativa dei membri dell’Assemblea, in particolare rappresentanti della minoranza cristiana e di movimenti laici e progressisti.
In un’intervista trasmessa ieri sera dalla televisione di Stato, Morsi aveva detto che le disposizioni costituzionali adottate il 22 novembre rispondono alle “esigenze del momento attuale” e decadranno non appena sarà approvata una nuova Costituzione. Qualora il testo concordato dovesse essere respinto dagli egiziani, ha aggiunto il presidente, si procederebbe con la formazione di una nuova Assemblea costituente e la stesura di un nuovo progetto di Carta fondamentale.
Nonostante i tentativi di rassicurazione di Morsi, oggi diversi esponenti dell’opposizione hanno sottolineato l’inadeguatezza del testo approvato dall’Assemblea e annunciato nuove manifestazioni di piazza contro le disposizioni costituzionali in vigore dal 22 novembre. Provvedimenti, questi, che ampliano i poteri del presidente in particolare nei confronti della magistratura; e motivati con l’esigenza di difendere la “rivoluzione”, culminata nella caduta di Hosni Mubarak e nella conquista della presidenza da parte del movimento dei Fratelli musulmani.
Misna - Poche ore prima, in un’intervista, il presidente Mohammed Morsi aveva sottolineato il carattere provvisorio di alcune sue controverse disposizioni costituzionali. A notte inoltrata l’Assemblea ha completato l’approvazione dei 234 articoli di un progetto di Costituzione che dovrà ora essere sottoposto a referendum. Uno dei punti più discussi è il ruolo della legge islamica in un paese dove vivono diverse minoranze religiose. Il testo è stato licenziato nonostante il boicottaggio di un parte significativa dei membri dell’Assemblea, in particolare rappresentanti della minoranza cristiana e di movimenti laici e progressisti.
In un’intervista trasmessa ieri sera dalla televisione di Stato, Morsi aveva detto che le disposizioni costituzionali adottate il 22 novembre rispondono alle “esigenze del momento attuale” e decadranno non appena sarà approvata una nuova Costituzione. Qualora il testo concordato dovesse essere respinto dagli egiziani, ha aggiunto il presidente, si procederebbe con la formazione di una nuova Assemblea costituente e la stesura di un nuovo progetto di Carta fondamentale.
Nonostante i tentativi di rassicurazione di Morsi, oggi diversi esponenti dell’opposizione hanno sottolineato l’inadeguatezza del testo approvato dall’Assemblea e annunciato nuove manifestazioni di piazza contro le disposizioni costituzionali in vigore dal 22 novembre. Provvedimenti, questi, che ampliano i poteri del presidente in particolare nei confronti della magistratura; e motivati con l’esigenza di difendere la “rivoluzione”, culminata nella caduta di Hosni Mubarak e nella conquista della presidenza da parte del movimento dei Fratelli musulmani.
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