sabato, novembre 17, 2012
Dare del «cavernicolo» a qualcuno oggi potrebbe essere un grazioso complimento...

di Silvio Foini

Secondo una ricerca condotta dal professor Gerald Crabtree, un genetista dell'università di Stanford, sembra che i nostri antenati armati di clava fossero molto più intelligenti dei loro attuali posteri armati di iPad. Personalmente non faccio fatica a crederlo… Quotidianamente, o quasi, mi imbatto ahimè in persone che, o per modo di fare o per comprendonio, mi lasciano turbato. Qualche esempio esplicativo: certi impiegati agli sportelli della pubblica amministrazione quando cercano di spiegarti come tirarti fuori dalle pastoie incredibili di certe leggi. Parlano a bassa voce da dietro un vetro che pare sia insonorizzato, col capo reclinato su qualcosa verso la quale nutrono un interesse esasperato. Quando gli chiedi gentilmente di ripetere gli si mette la luna di traverso. A volte mi convinco di avere qualche malfunzionamento del mio apparato uditivo e l’esigenza di un sussidio audio protesico. Poi quando il colloquio termina e parlo con qualcun altro i miei dubbi svaniscono. Intanto ho inteso poco o niente della magnifica spiegazione. Si sa, i colloqui stancano e la sera i poveretti si ritrovano afoni, quindi spending rewiew anche sulla voce!

Non parliamo poi di quando qualcuno di questi ti invita a tornare allo sportello il giorno dopo per portargli una marca da bollo da applicare sul documento che hai richiesto. “Scusi - obbietti esasperato – se aspetta qualche minuto vado qui all’angolo dal tabaccaio e gliela consegno subito”. “No, torni domani”. Cosa vuoi dire? Meglio tacere o ti trovi querelato per insulto a pubblico ufficiale...

Ora il nostro professor Crabtree sostiene che nel paleozoico di stupidi ne girassero pochi a causa della selezione naturale. Parole sue: “Se un cacciatore non riusciva a risolvere il problema di come trovare cibo moriva, e con lui tutta la sua progenie; oggi invece un manager di Wall Street che fa un errore riceve un cospicuo bonus e diventa un maschio più attrattivo”. Verissimo purtroppo. Continua il professore: “La nostra civiltà, moderna e super tecnologica, potrebbe portare a una diminuzione dell'intelligenza umana con la conseguenza che l'uomo del futuro sarà sempre più stupido o, se vi fa piacere, meno intelligente”.

Non c’è da stare allegri. Per trovare un’altra conferma alle tesi del genetista americano basta accendere la televisione e seguire qualche programma (ultimamente ne sono offerti di veri demenziali) oppure osservare con attenzione la nostra classe politica, che forse è peggio… Insomma è aperta la fiera dei cretini. Ad orario continuato.

Sono presenti 3 commenti

Anonimo ha detto...

Parole sante: siamo circondati dai cretini che in più si mostrano sccenti. Come ha ragione l'autore di questo articolo! Giusto ieri é capitato anche a me. Questa é una delle ragioni per la quale l'Italia é quella che é!
Sono tutti raccomandati! Bene i tagli su questa genia di imbecilli!

Anonimo ha detto...

Concordo perfettamente con l'articolista e con quanto scritto nel commento precedente , devo dire che a me capita tutti i giorni (guardando anche solo qualche minuto le trasmissioni demenziali) di dire :l'uomo è andato sulla luna e sulla terra è sempre più scemo. Pensavo di sbagliarmi invece...

Anonimo ha detto...

Commento numero 2.
Sono d'sccordo con te. Anche il metodo di educare i ragazzi sin da bambini oggi é sbagluato. Invece di regalre stupidi giochi elettronici a Natale si comincino a regalare giochi che richiedano attenzione, che stimolino il cervello con dei piccoli ragionamenti e attenzione. Da grandi saranno meno cretini.
Prato nero

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