venerdì, novembre 02, 2012
Il Myanmar è il secondo produttore mondiale di oppio, dopo l'Afghanistan che mantiene il primato, in seguito ad una crescita delle coltivazioni negli Stati Shan e Kachin.

Radio Vaticana - È quanto emerge da un rapporto diffuso dal Dipartimento per il crimine e la droga delle Nazioni Unite, secondo cui negli ultimi sei anni le piantagioni dei papaveri da oppio sono "raddoppiate" nel sud-est asiatico. Fra i motivi alla base della crescita, la continua richiesta di eroina dal continente, ma in particolare dalla Cina dove aumentano i tossicodipendenti. Gli ultimi dati statistici Onu mostrano che in Asia (zona orientale e Pacifico) si concentrano circa un quarto del totale dei consumatori di oppio al mondo. La Cina da sola registra oltre un milione di consumatori di eroina, ma il dato effettivo – sottolinea Asia News - potrebbe superare quello ufficiale. L'aumento continuo dei prezzi - e dei ricavi per i narcotrafficanti - ha comportato la crescita fino al 66% dei campi coltivati in Laos, che oggi raggiungono i 6.800 ettari. Nel 2012 il vicino Myanmar ha fatto registrare un aumento del 17%, per un totale di 51mila ettari di coltivazione. Il valore complessivo delle produzioni dei due Paesi è di poco superiore ai 430 milioni di dollari.

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