giovedì, novembre 15, 2012
Il giudice respinge la richiesta di costituzione parte civile dei familiari delle vittime di via D'Amelio  

Liberainformazione - Secondo atto dell’udienza preliminare dell’inchiesta sulla "trattativa" Stato – mafia. A Palermo si sta svolgendo nell'aula bunker del carcere Ucciardone il procedimento che vede imputati l'ex ministro dell'Interno, Nicola Mancino, il generale Mario Mori, il colonnello Giuseppe De Donno, Marcello Dell'Utri, Calogero Mannino ma anche boss del calibro di Bernardo Provenzano e Toto' Riina. Lo scorso 29 ottobre, sono stati affrontati dal gup del Tribunale di Palermo<, Piergiorgio Morosini, solo alcune questioni e proprio ieri la Corte d'Appello civile di Palermo ha respinto la richiesta di ricusazione che era stata avanzata a fine ottobre dal legale di uno degli imputati, De Donno, nei confronti del gup Morosini, chiamato a decidere sul rinvio a giudizio di 12 imputati. Sempre ieri si è deciso che l’udienza si svolgerà ancora a porte chiuse.

Strage di Via D'Amelio
Le parti civili. I familiari di Claudio Traina, l'agente di scorta di 26 anni morto nella strage di via D'Amelio, e i figli del caposcorta del magistrato Agostino Catalano, hanno chiesto di costituirsi parte civile. Nel corso della prima udienza, svoltasi il 29 ottobre nell'aula bunker del carcere Pagliarelli, hanno avanzato richiesta di costituzione di parte civile il Governo nazionale, il comune di Palermo, il Centro Pio La Torre, il Prc, i familiari dell'eurodeputato Dc Salvo Lima, l'ex capo della Polizia Gianni De Gennaro, Salvatore Borsellino, per il movimento delle Agende Rosse e familiare del magistrato ucciso in via D'Amelio, e il sindacato di polizia Coisp. Anche l'associazione antiracket di Marsala (Trapani) ha chiesto la costituzione di parte civile. Gia' nella prima udienza preliminare avevano chiesto di costituirsi parte civile, tra gli altri, Salvatore Borsellino, le Agende Rosse, il Comune di Palermo, la Presidenza del Consiglio (fatta eccezione per l'imputato Nicola Mancino), Rifondazione comunista, Centro Pio La Torre, Gianni De Gennaro contro Massimo Ciancimino e il sindacato di Polizia Coisp. Poco fa la notizia: il fratello del giudice Paolo Borsellino e gli altri familiari delle vittime delle stragi di mafia di Capaci e via D'Amelio non sono stati ammessi come parte civile dal Gup Piergiorgio Morosini; Borsellino invece è stato ammesso in qualità di presidente del comitato delle Agende rosse. Rigettata anche la richiesta dell'associazione antiracket di Marsala (Tp). Saranno parte civile Rifondazione comunista, il prefetto e attuale sottosegretario Gianni De Gennaro, il Centro Pio La Torre, il Comune di Palermo, la presidenza del Consiglio dei ministri.

Dopo la decisione sulle ammissioni delle parti, si proseguirà con le questioni sollevate dal`ex ministro dell`Interno Nicola Mancino che aveva chiesto lo stralcio della sua posizione e il trasferimento del processo al tribunale dei ministri. Sulle istanze dell`ex ministro Dc interverrà il pubblico ministero.

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