giovedì, novembre 01, 2012
“Consapevole della devastazione causata dall’uragano che ha colpito la costa orientale degli Stati Uniti, offro le mie preghiere per le vittime ed esprimo la mia solidarietà a tutti coloro che sono impegnati nella ricostruzione”. Così il Papa oggi al termine dell’udienza ha voluto rivolgersi agli americani ancora alle prese con il terribile passaggio di Sandy. Declassato a ciclone tropicale si sposta verso il Canada con una scia di devastazione che occorreranno giorni a sanare specie in New Jersey meta oggi del Presidente Obama.  

Radio Vaticana - Il ritorno alla normalità sarà lento e faticoso. Così il governatore di New York Cuomo ha cercato oggi di invitare gli scioccati cittadini del suo Stato alla pazienza. Molti uffici privati oggi hanno riaperto, ma andare al lavoro è stata una sfida, con la metropolitana che resterà chiusa almeno fino a domani e molti tunnel tuttora allagati. Le strade rimaste deserte da sabato oggi sono affollate dal traffico. Aperta anche la Borsa, ma non le scuole. In New Jersey si sta intanto cominciando a ridare alle case l'elettricità, ma 6 milioni di persone sono ancora al buio. E' salito inoltre a 60 il numero delle persone uccise dall'uragano e il pericolo persiste, sottoforma di cavi dell'alta tensione caduti, e di alberi e tetti instabili, tanto che le tradizionali celebrazioni di Halloween sono state proibite. Oggi Barack Obama ha visitato le zone disastrate promettendo fondi per la ricostruzione e raccogliendo ancora le lodi del governatore repubblicano Christie - che fino alla settimana scorsa era uno dei più feroci critici del presidente.

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