domenica, dicembre 02, 2012
“Nonostante situazioni a volte penose e persino drammatiche, la migrazione resta ancora, nella sua natura fondamentale, un’aspirazione alla speranza."

Agenzia Fides - "Affrontando i disagi e le difficoltà che comporta un viaggio in regioni sconosciute, il migrante inizia il suo cammino con una speranza ben precisa: costruire un nuovo futuro per sé e per i propri cari. In prospettiva globale, il fenomeno della migrazione può essere visto anche come un appello che coinvolge tutta l’umanità”. Sono le parole del Presidente del Pontificio Consiglio della Pastorale per i Migranti e gli Itineranti, il Cardinale Antonio Maria Vegliò, pronunciate in occasione dell’inizio delle attività 2012-2013 dello Scalabrini International Migration Institute (SIMI), nel pomeriggio del 29 novembre, a cui sono intervenuti professori, studenti, missionari e operatori del settore.

Nel suo intervento sul tema “L’importanza della Costituzione Exsul Familia 60 anni dopo la sua promulgazione”, il Cardinale ha evidenziato tre aspetti di questo documento del 1952, “destinato a diventare il primo pronunciamento del Magistero pontificio” sulla cura pastorale dei migranti, nei suoi aspetti analitici, teologici e normativi. Rilevando che esso “è frutto del tempo in cui è stato redatto”, il Porporato ha evidenziato che il fenomeno migratorio ha subito notevoli cambiamenti nei decenni successivi e la Chiesa, a tutti i livelli, ha cercato di creare nuove strutture per continuare adeguatamente il suo servizio pastorale.

Il Card. Vegliò ha sottolineato il fatto che “la Exsul familia offre, in sostanza, un compendio dell’attività della Chiesa per quanto riguarda il fenomeno migratorio” nella prima metà del XX secolo. Quindi “l’approfondimento ermeneutico della situazione, che il documento propone facendo tesoro dell’esperienza delle comunità ecclesiali sul territorio e suggerendo modelli che potrebbero essere d’aiuto nell’organizzazione della pastorale migratoria”. Infine, la Costituzione apostolica lancia uno sguardo profetico sul futuro. “Nell’attuale contesto del fenomeno migratorio in Europa e in tutto il mondo – ha detto il Cardinale -, proprio come sessant’anni fa con la Exsul familia, oggi la Chiesa è chiamata a rivedere e, ancora una volta, a fare una sintesi del suo passato… Dunque bisogna guardare al passato per discernere ciò che è stato positivo e mettere da parte ciò che è stato negativo”.

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