venerdì, dicembre 14, 2012
Alla luce dei tagli imposti dalla spending review, il sistema sanitario pubblico è ormai insostenibile.  

Radio Vaticana - E' l'allarme lanciato dalle Regioni al termine della seduta straordinaria monografica sulla sanità. Secondo le Asl, poi, per raggiungere gli obiettivi di spending review, il 95% di queste strutture saranno costrette a tagliare i servizi e le prestazioni rese ai pazienti. Sulla sostenibilità del sistema. Alessandro Guarasci ha sentito il ministro della Salute, Renato Balduzzi: ascolta

D. - Qualche giorno fa, lei è tornato a parlare dell’importanza della medicina del territorio. E’ soddisfatto di come stanno reagendo i medici di famiglia? Perché questi poliambulatori aperti 24 ore su 24, tutti i giorni della settimana, ancora si fa un po’ fatica a vederli…

R. - Non ho mai pensato che, perché viene presa una decisione, poi dal giorno dopo si applichi. Sono decisioni organizzative che richiedono il tempo necessario. Però, il percorso è stato avviato, sta per essere formalizzato l’atto di indirizzo da parte del comitato di settore, del Ministero e delle regioni, alla struttura preposta proprio per la medicina convenzionata, quindi i medici di famiglia. E’ un percorso che dal decreto legge che, ha imposto questa innovata attenzione, in sei mesi deve arrivare a definire un accordo per cui dappertutto, in modo generalizzato, ci saranno le innovazioni volute dal decreto legge. Ove non fosse possibile, c’è la possibilità di un intervento proprio sostitutivo, a livello centrale, decorsi inutilmente questi sei mesi. Ma io confido che Regioni e categorie interessate, anche grazie all’aiuto e al sostegno del Ministero, riescano a trovare un accordo. Quindi, io sono soddisfatto perché il percorso si è messo in moto.

D. – Pensa sia stata trovata una soluzione per le problematiche finanziarie degli ospedali d’ispirazione religiosa in Italia e nel Lazio?


R. - Io credo di sì. Le due parole d’ordine sono rigore - perché il rigore dei conti, il rigore della sostenibilità, vale per tutti: pubblici e privati, privati di ispirazione religiosa o privati di altre ispirazioni o privati commerciali - e sostegno. Alcune di queste strutture sono strutture importanti, decisive, nella logica dei servizi sanitari, non soltanto per la Regione Lazio ma per l’intero Paese. Addirittura, alcune di queste hanno anche un rilievo che supera il rilievo strettamente nazionale. Credo che a tutti i livelli, nazionale, regionale e aziendale, locale, vadano coniugate queste due parole: rigore e sostegno. Il che significa un invito a queste strutture a porre in essere piani di ristrutturazione, di riconversione, di riorganizzazione, qualche volta anche con sacrifici, con scelte importanti. Ma credo che il sistema sia in grado di aiutare queste scelte supportandole col sostegno.

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