Dopo una forte provocazione di gruppi legati ai Fratelli musulmani, sono scoppiati gravi incidenti a Heliopolis. Serve concordia
Città Nuova - La delicatissima situazione egiziana continua ad evolversi e, purtroppo, gli ultimi avvenimenti sono stati caratterizzati da episodi di violenza, che hanno provocato alcune vittime e circa trecento feriti. Stamattina abbiamo potuto metterci in contatto con alcune persone che vivono al Cairo, le quali ci hanno confermato che ieri sera è scoppiata una vera e propria battaglia, molto violenta, nel quartiere di Heliopolis, nei pressi della residenza del presidente Morsi e non lontano da una basilica cattolica.
La tensione, ovviamente molto forte in questi giorni, sebbene non ci fossero stati finora scontri, è esplosa dando vita ad una vera battaglia quando gruppi armati dei Fratelli Musulmani sono confluiti nella zona. C’era la chiara intenzione di costringere i manifestanti del fronte anti-Morsi ad abbandonare il quartiere, dove si erano stabiliti negli ultimi due giorni. Circa dieci mila persone, sembra, hanno attaccato gli oppositori del regime, che fino ad ieri avevano assunto comportamenti del tutto pacifici nel manifestare la loro contrarietà rispetto alle ultime scelte fatte dal presidente egiziano. Oltre a distruggere le tende in cui i manifestanti avevano bivaccato nel corso della notte e della giornata, hanno lanciato un vero attacco con bombe molotov, spari e pestaggi con spranghe di ferro. La gente del quartiere parla di violenza cruda, a cui i militari hanno risposto schierando vari blindati a difesa del palazzo presidenziale.
Nel frattempo è stato convocato il consiglio di sicurezza nazionale, composto da Mohamad el Baradei, Amr Moussa, Hamdeen Sabahi e altri esponenti di varie forze politiche che aspettano un invito al dialogo da parte del presidente Morsi. Il vicepresidente Mekki ha, comunque, dichiarato che il referendum sulla nuova costituzione, fissato per il prossimo 15 dicembre, è stato confermato. Tra la popolazione cresce l’incertezza per il futuro. La gente nella metropoli è incollata ai televisori e segue gli avvenimenti, anche nel corso della notte.
Città Nuova - La delicatissima situazione egiziana continua ad evolversi e, purtroppo, gli ultimi avvenimenti sono stati caratterizzati da episodi di violenza, che hanno provocato alcune vittime e circa trecento feriti. Stamattina abbiamo potuto metterci in contatto con alcune persone che vivono al Cairo, le quali ci hanno confermato che ieri sera è scoppiata una vera e propria battaglia, molto violenta, nel quartiere di Heliopolis, nei pressi della residenza del presidente Morsi e non lontano da una basilica cattolica.
La tensione, ovviamente molto forte in questi giorni, sebbene non ci fossero stati finora scontri, è esplosa dando vita ad una vera battaglia quando gruppi armati dei Fratelli Musulmani sono confluiti nella zona. C’era la chiara intenzione di costringere i manifestanti del fronte anti-Morsi ad abbandonare il quartiere, dove si erano stabiliti negli ultimi due giorni. Circa dieci mila persone, sembra, hanno attaccato gli oppositori del regime, che fino ad ieri avevano assunto comportamenti del tutto pacifici nel manifestare la loro contrarietà rispetto alle ultime scelte fatte dal presidente egiziano. Oltre a distruggere le tende in cui i manifestanti avevano bivaccato nel corso della notte e della giornata, hanno lanciato un vero attacco con bombe molotov, spari e pestaggi con spranghe di ferro. La gente del quartiere parla di violenza cruda, a cui i militari hanno risposto schierando vari blindati a difesa del palazzo presidenziale.
Nel frattempo è stato convocato il consiglio di sicurezza nazionale, composto da Mohamad el Baradei, Amr Moussa, Hamdeen Sabahi e altri esponenti di varie forze politiche che aspettano un invito al dialogo da parte del presidente Morsi. Il vicepresidente Mekki ha, comunque, dichiarato che il referendum sulla nuova costituzione, fissato per il prossimo 15 dicembre, è stato confermato. Tra la popolazione cresce l’incertezza per il futuro. La gente nella metropoli è incollata ai televisori e segue gli avvenimenti, anche nel corso della notte.
Roberto Catalano
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