Le parole del presidente siriano non aiutano a trovare una "reale soluzione alla crisi". Lakhdar Brahimi, inviato Onu per il piano di pace, in dialogo con Qatar e Iran.
New York (AsiaNews) - - Il segretario generale dell'Onu, Ban Ki-moon ha criticato il discorso di Bashar al Assad, giudicandolo non utile a far finire "le terribili sofferenze" della popolazione siriana. Due giorni fa Assad ha tenuto un discorso in cui ha posto i termini per un dialogo con l'opposizione, ma ha escluso tutti quegli oppositori che egli accusa di essere dei "terroristi" sostenuti da forze straniere. Le parole di Assad sono state criticate con forza da Stati Uniti, Unione Europea e Gran Bretagna.
Per Ban Ki-moon, le parole del presidente siriano "non contribuiscono a una soluzione". Da tempo l'Onu cerca una via per una transizione politica, che prevede la formazione di un governo di transizione seguita da libere elezioni.
"In questo momento, il popolo siriano ha un bisogno disperato di una reale soluzione alla crisi che sta dividendo la nazione", ha detto Ban per bocca del suo portavoce Martin Nesirky.
Egli ha escluso una soluzione militare, riaffermando l'importanza per tutta la comunità internazionale di costruire una "nuova e democratica Siria".
Dal febbraio scorso l'Onu è impegnata in un piano di pace, prima con Kofi Annan, poi con Lakhdar Brahimi, coinvolgendo tutte le potenze regionali, fra cui Arabia saudita, Qatar e Iran. Ma non si è riusciti nemmeno a garantire un cessate-il-fuoco. Ban ha anche criticato il Consiglio di sicurezza dell'Onu diviso fra Stati Uniti, Francia e Gran Bretagna, opposti ad Assad, e Russia e Cina favorevoli a lui.
Domani, Brahimi incontrerà il ministro degli esteri iraniano Ali Akbar Salehi, principale sostenitore di Assad. Ieri, al Cairo egli ha incontrato il premier e il ministro degli esteri del Qatar. Il Qatar è fra i Paesi che sostengono l'opposizione armata al regime siriano.
New York (AsiaNews) - - Il segretario generale dell'Onu, Ban Ki-moon ha criticato il discorso di Bashar al Assad, giudicandolo non utile a far finire "le terribili sofferenze" della popolazione siriana. Due giorni fa Assad ha tenuto un discorso in cui ha posto i termini per un dialogo con l'opposizione, ma ha escluso tutti quegli oppositori che egli accusa di essere dei "terroristi" sostenuti da forze straniere. Le parole di Assad sono state criticate con forza da Stati Uniti, Unione Europea e Gran Bretagna.
Per Ban Ki-moon, le parole del presidente siriano "non contribuiscono a una soluzione". Da tempo l'Onu cerca una via per una transizione politica, che prevede la formazione di un governo di transizione seguita da libere elezioni.
"In questo momento, il popolo siriano ha un bisogno disperato di una reale soluzione alla crisi che sta dividendo la nazione", ha detto Ban per bocca del suo portavoce Martin Nesirky.
Egli ha escluso una soluzione militare, riaffermando l'importanza per tutta la comunità internazionale di costruire una "nuova e democratica Siria".
Dal febbraio scorso l'Onu è impegnata in un piano di pace, prima con Kofi Annan, poi con Lakhdar Brahimi, coinvolgendo tutte le potenze regionali, fra cui Arabia saudita, Qatar e Iran. Ma non si è riusciti nemmeno a garantire un cessate-il-fuoco. Ban ha anche criticato il Consiglio di sicurezza dell'Onu diviso fra Stati Uniti, Francia e Gran Bretagna, opposti ad Assad, e Russia e Cina favorevoli a lui.
Domani, Brahimi incontrerà il ministro degli esteri iraniano Ali Akbar Salehi, principale sostenitore di Assad. Ieri, al Cairo egli ha incontrato il premier e il ministro degli esteri del Qatar. Il Qatar è fra i Paesi che sostengono l'opposizione armata al regime siriano.
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