Produrre un combustibile per aviazione che sia sostenibile e rinnovabile, e testarne il suo utilizzo all'interno del sistema logistico e di distribuzione esistente e nell'ambito delle normali operazioni di volo in Europa.
GreenReport - E' con questo obiettivo che è nato il Progetto Itaka, lanciato da un consorzio formato dalle maggiori aziende aerospaziali e di combustibili e che dovrebbe contribuire al raggiungimento degli obiettivi del Programma Ue "Advanced Biofuels Flight Path", che mira ad accelerare i tempi della commercializzazione dei biocombustibili per aviazione in Europa. Un progetto molto ambizioso che ha come unico partner italiano il consorzio Re-Cord nato nel 2010 per iniziativa del Crear (Università di Firenze) e che svolge ricerca scientifica e tecnologica nel campo delle Energie Rinnovabili ed in particolare delle Bioenergie. Dentro Itaka, quindi, c'è un pezzo della ricerca Toscana.
Ma entriamo nel merito del progetto che avraà la durata di 3 anni e che metterà inoltre in collegamento tra loro offerta e domanda, instaurando relazioni tra produttori di biomassa, produttori e distributori di biocombustibili e compagnie aeree. Innanzi tutto, quale materie prime utilizza per la conversione in biokerosene? Olio di Camelina Europea e possibilmente olio alimentare usato, così da ottenere un risparmio di emissioni di gas serra al minimo pari al 60% se confrontato con il combustibile aeronautico di origine fossile "Jet A1". Il Progetto mira a certificare tutta la filiera di approvvigionamento del combustibile rinnovabile, prendendo come riferimento gli standard definiti dalla Tavola Rotonda sui Biocombustibili Sostenibili (Roundtable on Sustainable Biofuels - RSB) presenti nella RED Europea. Inoltre, la produzione e l'utilizzo di Camelina come materia prima per biocombustibili sarà studiata in rapporto al suo contributo al mercato alimentare e dei mangimi ed al suo impatto potenziale sul Cambio di Utilizzo del Suolo sia Diretto sia Indiretto (direct and Indirect Land Use Change, LUC / ILUC). L'attività di ricerca valuterà inoltre le implicazioni economiche, sociali e legislative dell'utilizzo su larga scala dei biocombustibili in aviazione.
I membri del Consorzio includono Aziende e Centri di Ricerca leader nella: produzione della materia prima (Biotehgen e Camelina Company España); produzione e ricerca sui combustibili rinnovabili (Neste Oil e come detto Re-Cord); logistica dei combustibili (Clh e SkyNrg); trasporto aereo (Airbus, Eads Iw Uk, Embraer e Senasa); verifica della sostenibilità (Eads Iw France, Epfl e Mmu).
Va ricordato infine che i membri fondatori del consorzio Re-Cord sono l'Università di Firenze per tramite del Centro interdipartimentale di Ricerca per le Energie Alternative e Rinnovabili (Crear), l'Azienda Agricola Villa Montepaldi Srl dell'Università di Firenze, la Pianvallico SpA, e la società di ingegneria Spike Renewables Srl.
GreenReport - E' con questo obiettivo che è nato il Progetto Itaka, lanciato da un consorzio formato dalle maggiori aziende aerospaziali e di combustibili e che dovrebbe contribuire al raggiungimento degli obiettivi del Programma Ue "Advanced Biofuels Flight Path", che mira ad accelerare i tempi della commercializzazione dei biocombustibili per aviazione in Europa. Un progetto molto ambizioso che ha come unico partner italiano il consorzio Re-Cord nato nel 2010 per iniziativa del Crear (Università di Firenze) e che svolge ricerca scientifica e tecnologica nel campo delle Energie Rinnovabili ed in particolare delle Bioenergie. Dentro Itaka, quindi, c'è un pezzo della ricerca Toscana.
Ma entriamo nel merito del progetto che avraà la durata di 3 anni e che metterà inoltre in collegamento tra loro offerta e domanda, instaurando relazioni tra produttori di biomassa, produttori e distributori di biocombustibili e compagnie aeree. Innanzi tutto, quale materie prime utilizza per la conversione in biokerosene? Olio di Camelina Europea e possibilmente olio alimentare usato, così da ottenere un risparmio di emissioni di gas serra al minimo pari al 60% se confrontato con il combustibile aeronautico di origine fossile "Jet A1". Il Progetto mira a certificare tutta la filiera di approvvigionamento del combustibile rinnovabile, prendendo come riferimento gli standard definiti dalla Tavola Rotonda sui Biocombustibili Sostenibili (Roundtable on Sustainable Biofuels - RSB) presenti nella RED Europea. Inoltre, la produzione e l'utilizzo di Camelina come materia prima per biocombustibili sarà studiata in rapporto al suo contributo al mercato alimentare e dei mangimi ed al suo impatto potenziale sul Cambio di Utilizzo del Suolo sia Diretto sia Indiretto (direct and Indirect Land Use Change, LUC / ILUC). L'attività di ricerca valuterà inoltre le implicazioni economiche, sociali e legislative dell'utilizzo su larga scala dei biocombustibili in aviazione.
I membri del Consorzio includono Aziende e Centri di Ricerca leader nella: produzione della materia prima (Biotehgen e Camelina Company España); produzione e ricerca sui combustibili rinnovabili (Neste Oil e come detto Re-Cord); logistica dei combustibili (Clh e SkyNrg); trasporto aereo (Airbus, Eads Iw Uk, Embraer e Senasa); verifica della sostenibilità (Eads Iw France, Epfl e Mmu).
Va ricordato infine che i membri fondatori del consorzio Re-Cord sono l'Università di Firenze per tramite del Centro interdipartimentale di Ricerca per le Energie Alternative e Rinnovabili (Crear), l'Azienda Agricola Villa Montepaldi Srl dell'Università di Firenze, la Pianvallico SpA, e la società di ingegneria Spike Renewables Srl.
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