mercoledì, gennaio 23, 2013
Restivo è recluso in carcere a Londra, ma in occasione della prima udienza del processo d’appello per il delitto Claps potrebbe essere trasferito in Italia, previa autorizzazione della giustizia britannica. 

di Fabio Gioffrè 

Il processo Claps avrà inizio il 29 gennaio a Salerno. L’imputato è già stato condannato dalla giustizia italiana a 30 anni di reclusione durante il processo di primo grado. Dopo la condanna in contumacia la Gran Bretagna non concesse l’estradizione perché Restivo sta scontando una condanna anche in Inghilterra per l’omicidio di Heather Barnett, altra vittima del maniaco. Gli avvocati della difesa rendono noto ai giudici italiani che Restivo vorrebbe venire in Italia per difendersi e gridare la sua innocenza.

Il legale di Restivo, Alfredo Biagi, rivolgendosi ai giornalisti dice: «Abbiamo insistito perchè fosse concessa l'estradizione o quanto meno la consegna temporanea. Restivo vuole rispondere a tutte le domande, ha fatto una esplicita richiesta alla Corte d'Assise d'Appello. La Corte ha attivato tutti i canali necessari, anche la Procura generale, affinché intervenisse per la consegna temporanea. Sull'estradizione il giudice inglese non ha ancora deciso; quanto alla consegna temporanea nel fine settimana attendiamo una risposta».

La linea di difesa dell’imputato resta immutata: gli avvocati ribadiscono che Restivo per questo delitto, oltre ad esser innocente, è stato anche ingiustamente perseguitato, perché considerato dall'opinione pubblica un mostro “ad ogni costo”. Biagi denuncia inoltre uno «strabismo delle indagini che ha escluso altre piste». Dopo il 29 gennaio, le altre udienze del processo di appello si terranno il 5 e il 12 febbraio.

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