giovedì, gennaio 31, 2013
«L'energia eolica ha superato il nucleare diventando la terza più grande fonte energetica della Cina». La notizia è più che ufficiale, visto che a scriverla è il Quotidiano del Popolo, il giornale del Comitato centrale del Partito comunista cinese. Ma da quanto è emerso in un seminario di esperti tenutosi durante lo scorso fine settimana, la crescita vertiginosa dell'energia eolica cinese ha subito un rallentamento.

GreenReport - Secondo i dati forniti dalla China wind energy association (Cwea), l'energia eolica in Cina nel 2012 era pari a 100,4 miliardi di kWh, cioè il 2% della produzione totale di energia elettrica del Paese, in crescita rispetto all1,5% del 2011. He Dexin, presidente dellla Cwea ha sottolineato che «L'ultimo dato ha dimostrato che l'utilizzo in Cina di energia eolica ha superato l'energia nucleare, ma è ancora indietro rispetto all'energia termoelettrica e idroelettrica».

Li Linghuan, un analista energetico/industriale di Sublime China Information, ha subito evidenziato sul Global Times Sunday che «Questo cambiamento è in linea con gli sforzi del governo per aumentare la l'utilizzo della nostra energia rinnovabile come un mezzo per ridurre le emissioni di carbonio e ridurre dipendenza dai combustibili fossili. Tuttavia, lo sviluppo dell'energia eolica del Paese ha subito un rallentamento, con capacità di appena 14 gigawatt installati di turbine eoliche nel 2012, in calo dai 20,66 gigawatt nel 2011. Il settore si trova ad affrontare ostacoli quali la sovraccapacità delle turbine eoliche, l'aumento protezionismo commerciale, le barriere per il collegamento alla rete e gli sprechi nel settore dell'energia eolica».

Gli studi Cwea dicono che in Cina nel 2013 verranno installati altri 18 gigawatt di eolico, e i governi locali hanno accelerato l'approvazione dei progetti eolici "powergeneration" dall'inizio di quest'anno. «Per esempio - scrive il Quotidiano del Popolo - la Commissione per lo sviluppo e la riforma della provincia di Hunan il 9 gennaio ha approvato tre progetti eolici, con un investimento complessivo di 1,35 miliardi di yuan (217milioni di dollari). Il giorno dopo, la China Datang Corp Renewable Power Co ha annunciato che due progetti per la produzione di energia eolica erano stati approvati dalle autorità nelle province di Shandong e Chongqing».

Li sottolinea che «Questi progetti di nuova costruzione potrebbero aiutare ad assorbire parte della capacità delle turbine eoliche, ma più energia eolica potrebbe andare sprecata in futuro, in quanto non può essere assorbita dagli operatori di rete».
Secondo i dati Cwea, la Cina nel 2012 aveva 60,83 gigawatt di eolico collegati alla rete e si propone di aumentarli a 100 gigawatt entro a fine del 2015. Anche l'energia eolica collegata in rete ma che non viene distribuita dagli operatori è un problema che è costato nel 2012 la mancata distribuzione di circa 20 miliardi di kwh. Per esempio, nel 2012 il Cina Longyuan Power Group Corp ha perso così 1,3 miliardi di yuan.

La Cwea ha detto che in Cina per l'eolico «E' necessaria un'ulteriore riforma orientata al mercato, per garantire che più elettricità eolica possa essere collegata alla rete e trasmessa agli utenti finali». Quale sia il problema lo ha spiegato Meng Xian'gan, segretario generale della China Renewable EnergySociety: «Le grid companies non hanno incentivi economici per prendere più energia eolica, dato che il governo ha dettato prezzi all'ingrosso on-grid dell'energia eolica che sono superiori a quelle dell'energia termica». Insomma, anche in Cina la lobby del carbone sembra si stia dando molto da fare, fa capire il Quotidiano del Popolo...


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