venerdì, gennaio 18, 2013
Legambiente: «Pronte le squadre di volontari specializzate». Domani il primo sopralluogo sulla costa inquinata a Favignana.  

GreenReport - Legambiente si dice indignata per lo spiaggiamento di catrame avvenuto nei giorni scorsi lungo la costa nord-ovest di Favignana, tra punta Sottile e punta di Ferro, nell'area marina protetta delle Isole Egadi, luogo di straordinaria bellezza e inestimabile valore, una marea nera e densa che ha inquinato un chilometro di costa. Il Cigno Verde nazionale, su input del suo circolo locale delle Egadi, si è subito attivatoper collaborare con il Dipartimento della protezione civile, con la Regione Siciliana, il comune di Favignana e l'Area Marina Protetta delle Isole Egadi e per inviare sull'isola le sue squadre di volontari specializzati negli interventi di pulizia, che contribuiranno al recupero del prodotto petrolifero spiaggiato.

Rossella Muroni, direttore generale di Legambiente, spiega come i volontari locali e nazionali del Cigno Verde interverranno a Favignana: «Già da domani verranno effettuati i primi sopralluoghi nelle aree colpite per valutare come intervenire al meglio, con efficacia e tempestività, per salvaguardare l'ecosistema marino costiero - dice - "Intervenire per preservare il nostro ecosistema costiero è uno degli impegni che caratterizza da ormai molti anni la nostra associazione. I nostri volontari sono, infatti, formati e preparati per fronteggiare questo tipo di emergenze. Il primo sopralluogo ci permetterà di capire il livello di gravità della situazione per poter così procedere con operazioni tempestive, sicure ed efficaci per la rimozione del prodotto petrolifero spiaggiato. Realizzare un intervento tempestivo ed efficace significa anche contribuire a tutelare l'economia locale, fondata sulle bellezze naturali dell'Area marina protetta delle Egadi. È quindi fondamentale intervenire prontamente, perché il catrame spiaggiato venga rimosso affinché cittadini e turisti possano godere pienamente delle bellezza delle spiagge di Favignana».

Dal 2002, anno del tragico incidente della petroliera "Prestige" in Galizia, Legambiente è in prima linea negli interventi internazionali e nazionali per la pulizia delle coste in caso di spiaggiamento di idrocarburi. L'associazione ambientalista ha organizzato corsi di alta formazione rivolti ai propri volontari per prepararli ad intervenire con tempestività, professionalità e sicurezza diventando così un punto di riferimento per la protezione civile in Italia e all'estero.

Petrolio ed idrocarburi in generale rappresentano una minaccia quotidiana per il Mar Mediterraneo, attraversato ogni giorno da 2.000 traghetti, 1.500 cargo e 2.000 imbarcazioni commerciali di cui 300 navi cisterna, che trasportano ogni anno oltre 340 milioni di tonnellate di greggio. «Il rischio di inquinamento petrolifero - sottolinea Legambiente - non deriva solo dall'eventualità di incidenti dei cargo, ma anche da attività quotidiane illecite come il lavaggio delle cisterne in navigazione. È dunque importante attuare una rete di controlli per porre fine a questa consueta pratica illecita».


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