Due persone sono rimaste uccise in scontri tra la polizia e manifestanti nei pressi di piazza Tahrir nelle ultime ore. Lo riferiscono fonti mediche secondo cui è elevato il numero di feriti in seguito ai disordini che si registrano dalla notte scorsa nella capitale egiziana.
Misna - A dare un’idea del progressivo peggioramento delle condizioni di sicurezza, anche in luoghi finora rimasti indenni dalle tensioni e disordini in corso, l’irruzione la notte scorsa in uno degli alberghi a cinque stelle sulla ‘Corniche’, il lungomare del Nilo. Secondo le ricostruzioni in circolazione, uomini armati di bastoni e armi bianche hanno assaltato la lobby dell’hotel Semiramis, storica e lussuosa meta del turismo internazionale al Cairo, saccheggiandola e devastandola. Solo due ore dopo, l’intervento delle forze dell’ordine e di manifestanti – allertati dai responsabili dell’albergo attraverso messaggi di allarme postati sui social network – è riuscito a metterli in fuga.
Responsabili dell’attacco, secondo buona parte della stampa egiziana, potrebbero essere i ‘black bloc’ un gruppo di uomini mascherati apparsi nelle recenti proteste e che hanno rivendicato con messaggi su Internet attacchi alle sedi di governo e agli uffici del partito dei Fratelli Musulmani.
La loro presenza per le strade egiziane costituisce una totale novità per il paese, dove in due anni di manifestazioni nessun gruppo di stampo anarco-insurrezionalista aveva mai partecipato alle manifestazioni di piazza. L’opposizione e gli attivisti di piazza, tuttavia, restano scettici sul fenomeno e ne minimizzano la portata.
Questa mattina secondo i testimoni, nella hall dell’hotel Semiramis è ancora forte d’odore acre dei lacrimogeni, ridotta in frantumi, e l’albergo è stato evacuato e chiuso al pubblico. L’episodio, il primo del genere dall’inizio della rivoluzione del 25 gennaio 2011, getta una nuova ombra sull’industria turistica egiziana, già messa in ginocchio da un crollo della domanda.
Assieme allo Shepehard, il Semiramis – alle spalle di piazza Tahrir, e di fronte all’ansa del Nilo da cui partono le feluche – era uno degli alberghi del turismo d’élite dell’inizio del XX secolo. Da allora molti altri alberghi, per lo più di proprietà saudita e delle ricche monarchie del Golfo, sono sorti sulle sponde del fiume.
Misna - A dare un’idea del progressivo peggioramento delle condizioni di sicurezza, anche in luoghi finora rimasti indenni dalle tensioni e disordini in corso, l’irruzione la notte scorsa in uno degli alberghi a cinque stelle sulla ‘Corniche’, il lungomare del Nilo. Secondo le ricostruzioni in circolazione, uomini armati di bastoni e armi bianche hanno assaltato la lobby dell’hotel Semiramis, storica e lussuosa meta del turismo internazionale al Cairo, saccheggiandola e devastandola. Solo due ore dopo, l’intervento delle forze dell’ordine e di manifestanti – allertati dai responsabili dell’albergo attraverso messaggi di allarme postati sui social network – è riuscito a metterli in fuga.
Responsabili dell’attacco, secondo buona parte della stampa egiziana, potrebbero essere i ‘black bloc’ un gruppo di uomini mascherati apparsi nelle recenti proteste e che hanno rivendicato con messaggi su Internet attacchi alle sedi di governo e agli uffici del partito dei Fratelli Musulmani.
La loro presenza per le strade egiziane costituisce una totale novità per il paese, dove in due anni di manifestazioni nessun gruppo di stampo anarco-insurrezionalista aveva mai partecipato alle manifestazioni di piazza. L’opposizione e gli attivisti di piazza, tuttavia, restano scettici sul fenomeno e ne minimizzano la portata.
Questa mattina secondo i testimoni, nella hall dell’hotel Semiramis è ancora forte d’odore acre dei lacrimogeni, ridotta in frantumi, e l’albergo è stato evacuato e chiuso al pubblico. L’episodio, il primo del genere dall’inizio della rivoluzione del 25 gennaio 2011, getta una nuova ombra sull’industria turistica egiziana, già messa in ginocchio da un crollo della domanda.
Assieme allo Shepehard, il Semiramis – alle spalle di piazza Tahrir, e di fronte all’ansa del Nilo da cui partono le feluche – era uno degli alberghi del turismo d’élite dell’inizio del XX secolo. Da allora molti altri alberghi, per lo più di proprietà saudita e delle ricche monarchie del Golfo, sono sorti sulle sponde del fiume.
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