Questa mattina, in occasione dell’Italian Information Retrieval Workshop (IIR2013), nell’auditorium della Area della Ricerca del CNR di Pisa, Renato Soru, AD di Tiscali S.p.A., ha anticipato alla comunità scientifica italiana, il lancio di un nuovo motore di ricerca made in Italy.
di Mariantonietta La Polla
"iStella" (questo il nome scelto per la sfida italiana guidata da Tiscali) è un motore di ricerca che riunisce in sé il meglio dell'innovazione italiana. Due sono gli aspetti chiave di questo servizio, che sarà lanciato a breve al grande pubblico: la ricerca nelle pagine web italiane e gli archivi storici, dai libri alle foto, che saranno resi fruibili. Il motore di ricerca consentirà agli utenti di cercare all’interno delle pagine web italiane (3 miliardi circa) contenuti, immagini, video, news e mappe storiche.
Ma cosa lo rende diverso dal colosso americano Google? La condivisione. Facendo sua la filosofia di Calvino secondo la quale “ogni uomo è un’enciclopedia”, Tiscali consentirà ai propri utenti di creare contenuto, contribuendo ad arricchire il sapere presente in rete. Usando una sorta di dropbox “allargata”, ognuno metterà quindi la propria enciclopedia, il proprio sapere, qualunque sia l’ambito, a servizio della comunità.
Per realizzare questo progetto, Tiscali ha scelto di affidarsi alle eccellenze italiane della ricerca e adotterà una serie di tecnologie sviluppate da ricercatori italiani, quali ad esempio quelle per la gestione delle news.
Il perché di questa sfida è racchiuso in una domanda: perché affidarsi ad un unico servizio, come Google, che ha ormai in mano le informazioni della maggior parte degli utenti di Internet, dalle mail, ai contatti, alla chiavi di ricerca? E se Google, un giorno, chiudesse i battenti?
di Mariantonietta La Polla
"iStella" (questo il nome scelto per la sfida italiana guidata da Tiscali) è un motore di ricerca che riunisce in sé il meglio dell'innovazione italiana. Due sono gli aspetti chiave di questo servizio, che sarà lanciato a breve al grande pubblico: la ricerca nelle pagine web italiane e gli archivi storici, dai libri alle foto, che saranno resi fruibili. Il motore di ricerca consentirà agli utenti di cercare all’interno delle pagine web italiane (3 miliardi circa) contenuti, immagini, video, news e mappe storiche.
Ma cosa lo rende diverso dal colosso americano Google? La condivisione. Facendo sua la filosofia di Calvino secondo la quale “ogni uomo è un’enciclopedia”, Tiscali consentirà ai propri utenti di creare contenuto, contribuendo ad arricchire il sapere presente in rete. Usando una sorta di dropbox “allargata”, ognuno metterà quindi la propria enciclopedia, il proprio sapere, qualunque sia l’ambito, a servizio della comunità.
Per realizzare questo progetto, Tiscali ha scelto di affidarsi alle eccellenze italiane della ricerca e adotterà una serie di tecnologie sviluppate da ricercatori italiani, quali ad esempio quelle per la gestione delle news.
Il perché di questa sfida è racchiuso in una domanda: perché affidarsi ad un unico servizio, come Google, che ha ormai in mano le informazioni della maggior parte degli utenti di Internet, dalle mail, ai contatti, alla chiavi di ricerca? E se Google, un giorno, chiudesse i battenti?
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Sono presenti 2 commenti
#istella "Il nome è la parola con cui in Sardegna si dice stella perché vuole essere un punto di riferimento per gli utenti italiani" SARDI?
Chi naviga conosce l'imporatnza della stella polare, e istella è riferito a lei :o)
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