venerdì, gennaio 11, 2013
In Calabria il sesto dei 16 Convegni pubblici regionali promossi dall’Ac. in preparazione alla prossima Settimana sociale dei cattolici Italiani.

Rizziconi - Dopo la pausa natalizia, dalla piana di Gioia Tauro nel cuore della Calabria, sabato 12 gennaio 2013 riparte il “giro d’Italia in sedici convegni pubblici” voluto dalla Presidenza nazionale dell’Azione Cattolica e organizzato congiuntamente alle Delegazioni regionali dell’associazione per contribuire attivamente alla preparazione dei lavori della quarantasettesima Settimana sociale dei Cattolici italiani, che si terrà a Torino dal 12 al 15 settembre prossimo e avrà come tema “Famiglia: speranza e futuro per la società italiana”. Nello stile tipico dell’Ac, costruendo in ciascuna delle regioni ecclesiali del nostro Paese occasioni di dialogo con le realtà territoriali, proponendo moneti di discernimento e di confronto con la società civile e con le istituzioni nei suoi vari livelli, valorizzando la grande occasione offerta dalle celebrazioni per il cinquantesimo del Concilio Vaticano II, nel solco dell’Anno della fede indetto da Benedetto XVI e del Sinodo dei vescovi dedicato al tema della nuova evangelizzazione.

Come sottolinea il presidente, Franco Miano, in una intervista pubblicata dal mensile Segno nel mondo (gennaio 2013), a Torino l’Azione Cattolica vuole portare innanzitutto la convinzione che la famiglia, anima della molteplicità dei territori che disegnano la nostra Italia, ancora oggi, e soprattutto oggi, possa essere di nuovo quella “chiave di volta” per un futuro di crescita sociale ed etica e di attenzione alle dinamiche del welfare state e della solidarietà che dopo la stagione del “risanamento dei conti” devono recuperare il centro del dibattito politico e delle scelte di governo del Paese. Un’idea di polis «fatta di più diritti, più partecipazione, più solidarietà, ma anche più doveri e più responsabilità e meno individualismo, un impegno a tutto campo in favore della vita».

Dopo i partecipati convegni in Umbria, Puglia, Emilia Romagna e Abruzzo-Molise, svoltisi a novembre, e quello nelle Marche del dicembre scorso, si riparte dunque da Rizziconi, in contrada Badia, nella piana di Gioia Tauro, con il convegno “Lavoro, famiglia, dignità umana: vocazione e responsabilità”; tema e luogo significativi per la realtà calabrese, ma anche paradigma del momento storico che l’Italia intera attraversa. «Vogliamo guardare alla famiglia scavando in una delle sue ferite più profonde: quella di una crisi economica, e di una prevista ripresa senza lavoro, che scardina, scompagina, riposiziona la vita delle nostre famiglie - sottolinea Carmine Gelonese, delegato regionale Ac Calabria - anche in territori in cui la famiglia è, persino nelle sfumature storiche e culturali più negative, fondamento e cuore del vivere sociale».

Ai lavori del convegno calabrese porteranno il loro saluto mons. Francesco Milito, vescovo di Oppido M. - Palmi, e mons. Domenico Sigalini, assistente ecclesiastico generale dell’Ac e vescovo di Palestrina. Dopo l’introduzione del delegato regionale Ac, Carmine Gelonese, seguiranno le relazioni affidate a Domenico Marino, dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria (“Il lavoro per l’uomo: la realtà calabrese”) e ad Enzo Bova, dell’Università della Calabria (“Famiglia e mutamento sociale”). Modererà i lavori Stefania Sorace, presidente diocesana dell’Ac di Oppido M. - Palmi. Le conclusioni sono affidate a Franco Miano, presidente nazionale dell’Azione Cattolica Italiana. Già a Reggio Calabria, dove nel 2010 si è svolta la precedente Settimana sociale dei Cattolici italiani, si parlo di “un’agenda di speranza per il Paese”.

Attraverso i 16 convegni pubblici regionali, celebrati e da celebrare, l’Azione cattolica intende continuare a tessere il filo di quell’agenda, e riproporre attraverso la lente della famiglia alcune grandi questioni, ad iniziare da quella educativa, con il recupero di una soggettività della famiglia sotto questo profilo, in rapporto con le altre agenzie educative e in primo luogo con la scuola, e con il mondo del lavoro, che è fondamentale per la costituzione delle nuove famiglie e la stabilità di quelle già esistenti. L’azione educativa è presupposto fondamentale per la costruzione del bene comune, per promuovere l’idea di una città a misura di persone e di famiglie, che significa parlare non solo di luoghi e spazi abitativi e sociali, ma anche di questioni fiscali e più in generale di politiche per la famiglia.

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