Benedetto XVI incontra con i membri della Commissione mista internazionale per il dialogo teologico tra la Chiesa cattolica e le Chiese ortodosse. I progressi raggiunti in 10 anni di lavoro. "Tutti i cristiani hanno bisogno di lavorare insieme nella reciproca accettazione e fiducia a servizio della causa della pace e della giustizia, in fedeltà alla volontà del Signore"
Radio Vaticana - Possa il Medio Oriente, "terra così importante nel piano di salvezza di Dio, essere diretta, attraverso un dialogo costruttivo e la cooperazione, a un futuro di giustizia e di pace duratura". L'incontro di oggi con i membri della Commissione mista internazionale per il dialogo teologico tra la Chiesa cattolica e le Chiese ortodosse ha dato occasione al Papa di rinnovare il suo auspicio per la pace in Terra santa e per il cammino ecumenico. In primo luogo Benedetto XVI ha ricordato i 10 anni di lavoro della Commissione, "trascorsi a vagliare le modalità con cui le Chiese hanno espresso la loro comunione nei primi secoli. Durante gli incontri di questa settimana - in coincidenza con il periodo di preghiera per l'unità dei cristiani che si conclude oggi - a essere esplorata è stata in particolare la comunione e la comunicazione esistente fra le Chiese dei primi cinque secoli di storia cristiana". "Nel riconoscere i progressi che sono stati compiuti - ha aggiunto - auspico che i rapporti tra la Chiesa cattolica e le Chiese ortodosse orientali continuino a svilupparsi in un fraterno spirito di collaborazione, in particolare attraverso lo sviluppo di un dialogo teologico in grado di aiutare tutti i seguaci del Signore a crescere nella comunione e a testimoniare davanti al mondo la verità salvifica del Vangelo". "Molti di voi - ha detto ancora - provengono da zone nelle quali i cristiani, come singoli e come comunità, si confrontano con dolorose difficoltà che sono fonte di profonda preoccupazione per tutti noi. Attraverso di voi vorrei assicurare tutti i fedeli del Medio Oriente della mia spirituale vicinanza e della mia preghiera perché questa Tutti i cristiani hanno bisogno di lavorare insieme nella reciproca accettazione e fiducia a servizio della causa della pace e della giustizia, in fedeltà alla volontà del Signore". "Possa - ha concluso - l'esempio e l'intercessione degli innumerevoli martiri e santi che lungo i secoli sono stati, in tutte le nostre Chiese, coraggiosi testimoni di Cristo sostenere e rafforzare tutti noi di fronte alle sfide del presente con fiducia e speranza nel futuro che il Signore sta aprendoci".
Radio Vaticana - Possa il Medio Oriente, "terra così importante nel piano di salvezza di Dio, essere diretta, attraverso un dialogo costruttivo e la cooperazione, a un futuro di giustizia e di pace duratura". L'incontro di oggi con i membri della Commissione mista internazionale per il dialogo teologico tra la Chiesa cattolica e le Chiese ortodosse ha dato occasione al Papa di rinnovare il suo auspicio per la pace in Terra santa e per il cammino ecumenico. In primo luogo Benedetto XVI ha ricordato i 10 anni di lavoro della Commissione, "trascorsi a vagliare le modalità con cui le Chiese hanno espresso la loro comunione nei primi secoli. Durante gli incontri di questa settimana - in coincidenza con il periodo di preghiera per l'unità dei cristiani che si conclude oggi - a essere esplorata è stata in particolare la comunione e la comunicazione esistente fra le Chiese dei primi cinque secoli di storia cristiana". "Nel riconoscere i progressi che sono stati compiuti - ha aggiunto - auspico che i rapporti tra la Chiesa cattolica e le Chiese ortodosse orientali continuino a svilupparsi in un fraterno spirito di collaborazione, in particolare attraverso lo sviluppo di un dialogo teologico in grado di aiutare tutti i seguaci del Signore a crescere nella comunione e a testimoniare davanti al mondo la verità salvifica del Vangelo". "Molti di voi - ha detto ancora - provengono da zone nelle quali i cristiani, come singoli e come comunità, si confrontano con dolorose difficoltà che sono fonte di profonda preoccupazione per tutti noi. Attraverso di voi vorrei assicurare tutti i fedeli del Medio Oriente della mia spirituale vicinanza e della mia preghiera perché questa Tutti i cristiani hanno bisogno di lavorare insieme nella reciproca accettazione e fiducia a servizio della causa della pace e della giustizia, in fedeltà alla volontà del Signore". "Possa - ha concluso - l'esempio e l'intercessione degli innumerevoli martiri e santi che lungo i secoli sono stati, in tutte le nostre Chiese, coraggiosi testimoni di Cristo sostenere e rafforzare tutti noi di fronte alle sfide del presente con fiducia e speranza nel futuro che il Signore sta aprendoci".
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