mercoledì, gennaio 16, 2013
Nei prossimi giorni un fronte freddo dovrebbe far calare le temperature e dissipare la cappa di nebbia e smog che ha avvolto le regioni centrali e orientali della Cina ed imprigionato Pechino in un venefico sudario grigio-giallognolo che ha costretto le autorità a chiedere agli abitanti di non svolgere attività all'aperto. 

Greenreport - Il capo del Centro meteorologico nazionale, Ma Xuekuan, ha spiegato che «La nebbia persistente è stata causata da una debole ondata di freddo e da un'atmosfera stabile che hanno confinato gli inquinanti dell'aria in date zone. Questo smog ha fatto abbassare la qualità dell'aria e diverse città hanno registrato un deterioramento dei livelli di PM 2,5. Anche diverse autostrade del nord del Paese sono state chiuse per ragioni di sicurezza. Il tasso di PM 2,5 misura la presenza del particolato fine il cui diametro è uguale o inferiore a 2,5 micrometri. Questo particolato è considerato come nocivo per la salute». Secondo il Centro meteorologico nazionale nebbia e smog dovrebbero iniziare a sparire entro oggie Xinhua pubblica già foto di Pechino con il cielo limpido. Ma la scomparsa dello smog ha un prezzo: le temperature tra oggi e domani dovrebbero subire un brusco calo di 10 gradi e nel nord, nel centro e nell'est della Cina. Intanto, però, nella Cina centrale è confermata l'allerta "blu" per nebbia e per lo smog nelle città.

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