sabato, febbraio 02, 2013
Altre adesioni in via di ufficializzazione. L’appello di Amnesty International ai leader delle coalizioni firmato già da 12.500 persone.

Amnesty International - Dopo meno di una settimana dal lancio della campagna “Ricordati che devi rispondere. L’Italia e i diritti umani”, Amnesty International ha ottenuto la prima sottoscrizione alle 10 richieste della sua Agenda per i diritti umani in Italia da parte di uno dei capi delle coalizioni che si presentano alle elezioni politiche 2013: quella di Antonio Ingroia, leader di Rivoluzione civile. Altre adesioni, tra cui quella di Marco Pannella, leader di Amnistia giustizia e libertà, sono in fase di ufficializzazione. Hanno inoltre pubblicamente annunciato la loro adesione Nichi Vendola, presidente di Sinistra ecologia e libertà, e 24 candidati delle circoscrizioni elettorali: 18 della coalizione guidata da Pierluigi Bersani, tre di Rivoluzione civile, due della coalizione guidata da Beppe Grillo e uno di Amnistia giustizia e libertà.

La campagna “Ricordati che devi rispondere. L’Italia e i diritti umani”, lanciata il 23 gennaio da Amnesty International, sta sottoponendo un’Agenda in 10 punti per i diritti umani in Italia ai leader delle coalizioni e delle forze politiche in lizza per le elezioni del 23 e 24 febbraio (oltre ad Antonio Ingroia e a Marco Pannella, Silvio Berlusconi, Pierluigi Bersani, Oscar Giannino, Beppe Grillo, Mario Monti) e a tutti i candidati delle circoscrizioni elettorali.

Le richieste dell’Agenda in 10 punti per i diritti umani in Italia sono:
  1. garantire la trasparenza delle forze di polizia e introdurre il reato di tortura
  2. fermare il femminicidio e la violenza contro le donne
  3. proteggere i rifugiati, fermare lo sfruttamento e la criminalizzazione dei migranti e sospendere gli accordi con la Libia sul controllo dell’immigrazione
  4. assicurare condizioni dignitose e rispettose dei diritti umani nelle carceri
  5. combattere l’omofobia e la transfobia e garantire tutti i diritti umani alle persone Lgbti (lesbiche, gay, bisessuali, transgender e intersessuate)
  6. fermare la discriminazione, gli sgomberi forzati e la segregazione etnica dei rom 
  7.  creare un’istituzione nazionale indipendente per la protezione dei diritti umani 
  8.  imporre alle multinazionali italiane il rispetto dei diritti umani
  9. lottare contro la pena di morte nel mondo e promuovere i diritti umani nei rapporti con gli altri stati
  10. garantire il controllo sul commercio delle armi favorendo l’adozione di un trattato internazionale.

L’Agenda è disponibile sul sito www.ricordatichedevirispondere.it, assieme a un appello che consente di aderire alle 10 richieste di Amnesty International, già firmato da oltre 12.500 persone. Nel corso delle prossime settimane, il sito www.ricordatichedevirispondere.it darà conto delle risposte, o delle mancate risposte, dei leader e di tutti i candidati. La campagna “Ricordati che devi rispondere. L’Italia e i diritti umani” proseguirà anche dopo l’inizio della legislatura, chiedendo al nuovo governo e al nuovo parlamento di agire per realizzare gli obiettivi contenuti nelle 10 richieste.

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