Antonio Ingroia sottoscrive l’Agenda di Amnesty International in 10 punti per i diritti umani in Italia
Altre adesioni in via di ufficializzazione. L’appello di Amnesty International ai leader delle coalizioni firmato già da 12.500 persone.
Amnesty International - Dopo meno di una settimana dal lancio della campagna “Ricordati che devi rispondere. L’Italia e i diritti umani”, Amnesty International ha ottenuto la prima sottoscrizione alle 10 richieste della sua Agenda per i diritti umani in Italia da parte di uno dei capi delle coalizioni che si presentano alle elezioni politiche 2013: quella di Antonio Ingroia, leader di Rivoluzione civile. Altre adesioni, tra cui quella di Marco Pannella, leader di Amnistia giustizia e libertà, sono in fase di ufficializzazione. Hanno inoltre pubblicamente annunciato la loro adesione Nichi Vendola, presidente di Sinistra ecologia e libertà, e 24 candidati delle circoscrizioni elettorali: 18 della coalizione guidata da Pierluigi Bersani, tre di Rivoluzione civile, due della coalizione guidata da Beppe Grillo e uno di Amnistia giustizia e libertà.
La campagna “Ricordati che devi rispondere. L’Italia e i diritti umani”, lanciata il 23 gennaio da Amnesty International, sta sottoponendo un’Agenda in 10 punti per i diritti umani in Italia ai leader delle coalizioni e delle forze politiche in lizza per le elezioni del 23 e 24 febbraio (oltre ad Antonio Ingroia e a Marco Pannella, Silvio Berlusconi, Pierluigi Bersani, Oscar Giannino, Beppe Grillo, Mario Monti) e a tutti i candidati delle circoscrizioni elettorali.
Le richieste dell’Agenda in 10 punti per i diritti umani in Italia sono:
L’Agenda è disponibile sul sito www.ricordatichedevirispondere.it, assieme a un appello che consente di aderire alle 10 richieste di Amnesty International, già firmato da oltre 12.500 persone. Nel corso delle prossime settimane, il sito www.ricordatichedevirispondere.it darà conto delle risposte, o delle mancate risposte, dei leader e di tutti i candidati. La campagna “Ricordati che devi rispondere. L’Italia e i diritti umani” proseguirà anche dopo l’inizio della legislatura, chiedendo al nuovo governo e al nuovo parlamento di agire per realizzare gli obiettivi contenuti nelle 10 richieste.
La campagna “Ricordati che devi rispondere. L’Italia e i diritti umani”, lanciata il 23 gennaio da Amnesty International, sta sottoponendo un’Agenda in 10 punti per i diritti umani in Italia ai leader delle coalizioni e delle forze politiche in lizza per le elezioni del 23 e 24 febbraio (oltre ad Antonio Ingroia e a Marco Pannella, Silvio Berlusconi, Pierluigi Bersani, Oscar Giannino, Beppe Grillo, Mario Monti) e a tutti i candidati delle circoscrizioni elettorali.
Le richieste dell’Agenda in 10 punti per i diritti umani in Italia sono:
- garantire la trasparenza delle forze di polizia e introdurre il reato di tortura
- fermare il femminicidio e la violenza contro le donne
- proteggere i rifugiati, fermare lo sfruttamento e la criminalizzazione dei migranti e sospendere gli accordi con la Libia sul controllo dell’immigrazione
- assicurare condizioni dignitose e rispettose dei diritti umani nelle carceri
- combattere l’omofobia e la transfobia e garantire tutti i diritti umani alle persone Lgbti (lesbiche, gay, bisessuali, transgender e intersessuate)
- fermare la discriminazione, gli sgomberi forzati e la segregazione etnica dei rom
- creare un’istituzione nazionale indipendente per la protezione dei diritti umani
- imporre alle multinazionali italiane il rispetto dei diritti umani
- lottare contro la pena di morte nel mondo e promuovere i diritti umani nei rapporti con gli altri stati
- garantire il controllo sul commercio delle armi favorendo l’adozione di un trattato internazionale.
L’Agenda è disponibile sul sito www.ricordatichedevirispondere.it, assieme a un appello che consente di aderire alle 10 richieste di Amnesty International, già firmato da oltre 12.500 persone. Nel corso delle prossime settimane, il sito www.ricordatichedevirispondere.it darà conto delle risposte, o delle mancate risposte, dei leader e di tutti i candidati. La campagna “Ricordati che devi rispondere. L’Italia e i diritti umani” proseguirà anche dopo l’inizio della legislatura, chiedendo al nuovo governo e al nuovo parlamento di agire per realizzare gli obiettivi contenuti nelle 10 richieste.
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